ABBRACCIO ROSSO SANGUE
Data: 16/05/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: IL_RAMO_RUBATO, Fonte: RaccontiMilu
“Entro in un cortile, sono vestito di nero, ho una cravatta da poeta, sotto l’albero chitarre e coltelli, canti che rapidamente interrompe l’aspro vino. E allora aprono la gola di un agnello palpitante e mi avvicinano alla bocca una coppa bruciante di sangue, tra spari e canti e mi sento agonizzare come l’agnello, e, pallido, indeciso, perduto in mezzo all’infanzia deserta, levo in alto e bevo la coppa di sangue…”. (P. Neruda)
Non avresti mai immaginato che saresti venuta qui veramente. Era un incontro di fantasie. Una specie di gioco malato, come quelli che possono nascere dietro lo schermo di un pc. Hai rinviato un paio di volte, ma oggi invece sei qui, davanti a me. Incredula di stessa. Spaventata e attratta dal pensiero di dove arriveremo.
Io sono il boia che ti conduce al patibolo. Ho combattuto contro il tuo delirio: la mia ragione mi spingerebbe a difendere la tua vita da questo malsano desiderio di distruggerti. Ma già un nutrito esercito di militanti si dedica a questa missione: non dovrà essere la mia guerra.
Nei tuoi occhi c’è l’apparente quiete di chi sta per andare a fare una gita. Questo non è più uno dei tuoi sogni malati. Eppure non è nemmeno realtà. Noi siamo delirio. Hai imbavagliato la Perfettina che dimora in te. Non dovrà parlare. Non dovrà vedere. Non dovrà poter pensare. Oppure griderà. Pensa che tutto ciò che ti farò oggi, stia accadendo in realtà a qualcun’altra. E rimani a guardare, spettatrice e vittima.
Ti dico che ho già trovato una ...
... stanza. Lo dico senza sorrisi. Senza rassicurazioni di facciata. Mi segui, io sono solo lo specchio di ciò che da tempo desideri sperimentare. Volevi fare un viaggio dentro te stessa, quest’anno. Questo è l’inizio. Porti nella tua mano il biglietto di un irreale volo che ti è tanto odiato quanto desiderato. Porto nella mia valigetta da Serial Killer le chiavi per i bassifondi della tua anima. Puoi essere ovunque e non sei mai felice. Ti porterò là dove ti senti ancora viva. Nell’unico luogo in cui hai modo di essere davvero te stessa, a discapito delle aspettative di tutti quelli che ti stanno attorno e provano a fermarti. Ci fermiamo al bar sotto l’albergo. Voglio darti il tempo di realizzare ciò che stiamo per fare Non mi guardi negli occhi, e io non cerco i tuoi occhi. Fa parte dei nostri patti non scritti. Non prendi niente. Rimani silenziosa al tavolino. Io bevo un caffè. E’ giunta l’ora. Mi segui dentro un palazzo storico. Ed entri con me in un vecchio ascensore in ferro, che mi porta lentamente fino all’inferno del quinto piano.
Appoggio la mia attrezzatura fotografica e ti dico di spogliarti. Ti togli tutti i vestiti di fronte a me, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Eppure mi dici che sono il primo uomo che ti vedo completamente nuda alla luce. Nemmeno gli uomini con cui hai fatto l’amore ti hanno mai vista. Il pudore che hai non è certo mai stato verso il tuo corpo, ma per qualcosa che la tua mente ha disegnato invisibilmente su di esso, e che tu oggi ...