1. Capitolo 3 – La mia storia con una donna sposata


    Data: 12/05/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu

    ... piace quello che vedi?;
    
    “Mmmmh … Da impazzire!” le risposi.
    
    Ci distendemmo a letto e cominciai a baciarla partendo dai piedi per salire lentamente lungo le gambe.Dopo le ginocchia entrai all’interno delle cosce arrivando verso la figa;volevo assaporarla, farla venire con la bocca maper lei era troppo presto e con le mani mi spostò facendomi capire che voleva essere baciata altrove. Risalii allora sul seno e presi a baciarle i capezzoli mentre con le mani le sfilai il perizoma. Continuai per un po’. Mi spostai pian piano sopra di lei, allargando le gambe e mi fece entrare dentro. Iniziai dolcemente a spingere, lei cominciava ad ansimaremettendo le mani sul mio sedere, esercitando pressione, in modo che io spingessi di più.
    
    “Ahhh sìì continua così! … Continua così che presto mi fai venire …”
    
    Godeva, le piaceva, si dimenava dal piacere ed io non intendevo farglielo mancare così cominciai aspingereconpiùdecisione la sentii irrigidirsi e con un mugugno trattenuto per non farsi sentire troppo.
    
    “Ah sìììì vengoooo!”
    
    Venne e rimase immobile per alcuni secondi. Quindi con forza mi girò supino e s’impalò sul mio cazzo dritto e duro. Rimase immobile per qualche secondo poi cominciò a muoversi ondeggiando col bacino mentre con le sue mani percorrevano il mio corpo.Allora si fermò e s’abbassò fino ad abbracciarmi sempre impalata sul mio ...
    ... cazzo. E mentre mi baciava appassionatamente continuava a muoversi sinuosamente strusciando il suo corpo sul mio. I capezzoli turgidi contro il mio petto, le sue mani sulle mie guance, le sue labbra sulle mie e il mio cazzo nella sua figa in profondità; un sensazione mai provata, un fremito che mi percorse tutto il corpo. Mentre lei continuava a muoversi sentii l’orgasmo arrivare, misi le mani sul sedere e le feci capire che doveva spingere di più. Non se lo fece ripetere e spinse con più forza facendolo entrare sempre più verso il fondo della vagina. Le feci un cenno di togliersi rapidamente e venni copiosamente sulle sue mani che avevano avvolto il mio cazzo. Si distese qualche minuto al mio fianco e m’abbracciò dicendomi frasi dolcissime:
    
    “Ti voglio bene …. Con te è il sesso è tutta un’altra cosa …”
    
    “Ti voglio tanto bene anch’io ….” risposi:
    
    Io ascoltavo e la baciavo. Andammo a farci una doccia insieme e poi con molto rammarico dovetti tornare a casa. Cristina era tanto dispiaciuta del fatto che io dovevo tornarmene a casa. Arrivai che erano le 24:00 e l’indomani la sveglia suonava alle 07:00. Andai a letto e feci fatica a prendere sonno anche se ero esausto.
    
    CONTINUA
    
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