Amico mio, ti faccio vedere le tettone di mamma
Data: 11/05/2024,
Categorie:
Racconti Erotici,
Voyeur
Autore: giusagoma, Fonte: RaccontiMilu
... condivisione. Anche perché la sua mammina, come vi ho già raccontato nell’altro episodio, contrariamente alla mia era molto carente di seno.
E così, un pomeriggio di quella calda estate, mi si accese la lampadina. Perché non fargli vedere dal vivo le stupende mammelle della mia mamma? In fondo, pensai, non dev’essere difficile. Basterà fargliela guardare come la vedo io. Mi affacciai al balcone della mia cameretta e guardai verso il palazzo dove abitava. A un tratto anche lui si affacciò nel suo balcone. Fu un attimo. Colsi la palla al balzo e lo chiamai invitandolo a venire da me. In realtà era un rituale. Quasi ogni pomeriggio, dopo pranzo, ci davamo appuntamento nei rispettivi balconi e si sceglieva se giocare da me o da lui. Ma quel giorno, appena aprii il portone per farlo entrare, feci qualcosa di diverso. Mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai: “Quando mia mamma si piega in avanti, guardala dentro la scollatura, sotto il collo”.
Non aggiunsi altro e andammo subito in cucina dove c’era lei, con indosso quel bellissimo prendisole giallo rosso e verde, che sapeva di estate, intenta a stirare una gonna. Tutta la pelle umida e luccicante di sudore. Capelli crespi. Ciabattine infradito che mostravano le unghie smaltate rosso fuoco. E il suo decoltè che si allargava ad ogni movimento del braccio mentre spingeva il pesante ferro da stiro. Mamma salutò il mio amico, come aveva sempre fatto, e come sempre ci offrì un’aranciata da bere. Io la bevvi tutta d’un fiato ...
... mentre il mio migliore amico, lì accanto a me, cominciò a sorseggiarla osservando la mia mammina che riprendeva a stirare la sua catasta di biancheria appena lavata.
Aspettai di assicurarmi che i miei piani andassero per come li avessi progettati nella mia mente diabolica e così, appena vidi mammina piegarsi in avanti lasciando aprire la scollatura del prendisole e mettendo in mostra quelle turgide e luccicanti mammelle, girai gli occhi verso il mio amichetto per assicurarmi che fosse lì accanto a me, anche se non era necessario in quanto lo sentivo spingermi con la spalla in modo da per poter prendere il mio posto ed osservare meglio quel fantastico panorama che il Creato ha sapientemente costruito. A quel punto gli cedei molto volentieri il mio posto da prima fila. Lo osservai, allontanandomi verso la mia cameretta, posizionato con la bibita in mano. Gli mancavano solo i popcorn per godersi quello spettacolo come se fosse al cinema.
Nella mia cameretta attesi in silenzio cercando, quasi inconsciamente, di immaginare coi pochi rumori udibili, la scena di lui che si eccitava guardando le tette di lei. Mi chiedevo se la mia mammina avesse intuito qualcosa. Se magari, anche lei fosse diventata volontariamente complice di quel gioco malizioso in cui avevo coinvolto a loro insaputa, sia lei che il mio amichetto. “Certamente”, pensai. Lei si presta al gioco. Non può non accorgersi che l’amico di suo figlio, un quindicenne che potrebbe a sua volta esser suo figlio, la sta ...