1. Mi mescolo con te


    Data: 09/05/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    “Bruno, tu sei veramente uno scentrato ed esaltato essere di primo livello, un cocciuto e stravagante maniaco da legare, hai l’indole d’un pazzoide, non credevo davvero che arrivassi a tanto”.
    
    La voce allettante e suadente di Annunziata, si diffonde risuonando nel cuore della notte in maniera lusinghevole, dentro un vicolo per niente trattenuta. Dopotutto, la voglia e quella tentazione libertina e viziosa di lui, essendo alquanto attraente e propiziante che le comunica, è tutt’altro che sottovoce:
    
    “Annunziata, dai tesoro, adesso ti serve un letto morbido sul quale sdraiarti comodamente, almeno un poco. Sono certo che ti farà bene, dammi retta, ascoltami”.
    
    “Sei proprio un bastardo, sei un farabutto,ungrandissimolazzarone e lasciatelo dire, unautenticofurfantedi prim’ordine,lasciatelo dire.Vattene via,adesso ne ho abbastanza” –incalza lei in maniera rapida e serrata, piuttosto infastidita e scocciataper la circostanza.
    
    Annunziataavvertelucidamentel’attrito,capta logicamente la discordia,sente nettamente la tensione stringerle le gambe, facendole fuoriuscire lucidamente fuoriin manieracalda,irruente ealtrettanto passionale la sua vocesquillante,che adirata e stizzita in modo eloquente gli manifesta:
    
    “Che tipobalordo e sconclusionatoche sei.Non ti fai sentire,sparisciper svariati giornie dopo ti presentiquacome se niente fosse.Canaglia e disonesto che non sei altro.Adesso che cosa credi d’ottenere?Che cosa t’aspetti di guadagnare?”.
    
    Lei lo ...
    ... respingeintenzionalmente,peròtrattenendoloun pocoverso di sé,cerca d’allontanarloper un istantedissuadendolocon le solite stronzate,facendogli luminosamente cambiare idea,perché Annunziataper mezzo dellasuanaturaleindolenon accetta accomodamenti né compromessi né ripieghi d’alcun genere. Che cosa significa tutto questo?Che cosa credi di raggiungere,lo incalza lei,pungolandolo ammodo nuovamente.Annunziata cerca di prendere tempo,gli sta alle costole,tergiversa,anche seda un latopretende urgenzaeuna certasollecitazionedapartediBruno. Lei ha bisogno di lui quasi senza fiato,per leiBrunoèun tipo di maschio essenziale, èindispensabile, la sua presenza èinevitabile,anela e smania per la sua figura di maschio come non mai,dato che lo respingerebbe rifiutandogli perfino qualsiasi piccolo piacere, con la scusa di far rimbombare veramente l’entusiasmo:
    
    “Lo sai che cosa penso francamente di tutti quegl’individui così come te? Sì, la verità è che seiapertamentechiaro e tondoproprio un porco,uno spregevolee indegnoscostumato, anzi di più,sinceramenteun disgustoso immorale e un osceno infame di primo livello,sappilo” –anche se in cuor suo medita e concepisce tutt’altro.
    
    La discussioneaffonda,sembra degenerare,quella disputaincalza,queldiverbiopreme,grava e in ultimo s’incuneapenetrando nell’intimo,lei lo bracca,però Bruno s’avvicina, poiché quelle braccia lunghe e quelle mani affusolate, sannoabilmentee avvedutamentecome inforcarele sue grazie di femmina,agguantandoin modo scaltro e previdenteilcorpodi ...
«123»