VIDEOAMATORE
Data: 08/05/2024,
Categorie:
Etero
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... sciogliendo dall’abbraccio, con mosse languide e carezze equamente divise a confortarsi e ringraziare del piacere dato e ricevuto. La telecamera in mano che pendeva di lato, li fissai imbambolato. Abbassando gli occhi vidi i miei pantaloni tesi allo spasimo. Era peggio dell’altra volta, e ora non avrei avuto nemmeno il sollievo della bocca di Eli. Ogni mio buon proposito stava per andare a farsi benedire. Per distogliermi posai la videocamera e mi recai al bagno ove mi sciacquai più volte il viso arrossato chiedendomi perché mi fossi cacciato in quella situazione che era una vera e propria tortura. Quando tornai nel salone i quattro erano spaparanzati chi qui e chi là, ognuno aveva un bicchiere di vino in mano.
– Jay, non dirmi che”’ ah, no, sei ancora ‘in forma’ ‘
La voce ironica di Sabrina mi fece trasalire e provocò la curiosità di Eli:
– Perché? Cosa”. Ah, capisco ‘
Seguendo lo sguardo dell’amica Eli guardò verso la mia patta gonfia, e comprese la mia situazione e la battuta. Sorrise. Un sorriso dolce, di comprensione.
– Povero Adolfo, sei proprio sicuro di non voler essere ‘aiutato’? Lo sapremo solo noi. Dai, non puoi soffrire così ‘
Rifiutati chiedendo invece anche io un bicchiere di vino.
– E’ lì sul tavolo. Eccolo, o preferisci altro? ‘
Mauro tornò ad essere il padrone di casa e si alzò per versarmi un bicchiere di vino. Mi pareva comico l’essere lì, in piedi, completamente vestito, a prendere un bicchiere dalle mani di un uomo nudo, il cui ...
... affare ciondolava tra le cosce, con altri tre corpi nudi sdraiati ad osservarci. Mi sedetti da parte centellinando il liquido fresco, trovandone ristoro, e attesi che decidessero cosa fare. Non ero certo del prosieguo, se la serata finisse lì, volessero vedere il girato oppure continuare. A turno andarono in bagno e ancora nessuno accennava a rivestirsi o dire qualcosa, solo frasi di circostanza, battute maliziose, carezze accennate di passaggio.
Poi, insieme, le due donne si inginocchiarono ognuna davanti al proprio uomo, riempiendosene la bocca, cercando di resuscitare i due arnesi non più rigidi. Occorse loro poco tempo per avere successo e io ne approfittai per riprendere, di lato, entrambe le teste chine sugli inguini, le bocche al lavoro, confrontando i diversi modi che avevano di spompinare. Eli preferiva dedicarsi alla cappella girandole attorno con la lingua, baciandola, succhiandola, facendosela scivolare sulle e tra le labbra. Sabrina invece preferiva ingoiare buona parte dell’asta, facendola scivolare dentro e fuori dalla bocca, fermandosi quando la cappella era ben affondata nel suo palato e muovendo la lingua sull’asta. Entrambe con una mano carezzavano la sacca dei testicoli. Due modi diversi, un unico risultato: i due uomini che le incitavano gemendo a tratti, presi dal piacere di quelle bocche servizievoli.
Non era che il prologo al secondo tempo: Sabrina volle imitare Eli, alzandosi di scatto per spingere Cristiano sul divano, sottraendolo così a Eli che, ...