Atipico addottrinamento
Data: 07/05/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Vi porto a conoscenza dell’apertura e della disponibilità innanzitutto mentale e piuttosto audace e spinta delle dirette interessate, che m’hanno tra l’altro autorizzato e legittimato, permettendomi di poter pubblicare quest’annotazione in base al loro resoconto. Era precisamente il 31 agosto del 1999, essendo l’ultimo giorno di ferie m’accadde una vicenda alquanto curiosa, inconsueta, a tratti intrigante, singolare e stuzzicante al tempo stesso che voglio raccontarvi, per il fatto che si tratta di quest’episodio che vi riporto qui di seguito.
Durante il viaggio di ritorno in nave da Olbia verso Civitavecchia avevo conosciuto due donne, una della provincia di Perugia (Mirella di anni 32) e l’altra della provincia di Viterbo (Patrizia di anni 34). Due donne ben curate, simpatiche, spensierate, da compagnia e piuttosto altruiste ed egocentriche. Durante tutto il viaggio conversammo insieme di parecchi argomenti tra l’altro piacevoli e spensierati. Il tema cadde sennonché sulle vacanze, sugl’incontri, sulle passioni, sulle abitudini e su come proporsi per fare nuove conoscenze, in sostanza l’argomento del discorso come filone principale era concentrato principalmente sugli uomini e sui ragazzi. A detta loro, infatti, quasi puntualmente ogni anno si recavano in Sardegna in vacanza rimanendoci per circa tre settimane ritornando entrambe molto appagate e contente.
‘Questo peculiare rito lo realizziamo da circa una dozzina d’anni mi confida linearmente Patrizia, dato che ...
... siamo da sole e facciamo quello che ci piace di più senza avere l’approvazione né l’avallo di chicchessia. Non abbiamo né legami né vincoli di nessun genere, niente mariti né fidanzati né ragazzi che ci aspettano né che ci snervano estenuandoci, tenuto conto che non dobbiamo rendere conto di nulla a nessuno’.
Io allora, attratto e interessato dal discorso di Patrizia, per capirne e per documentarmi di più che cosa volesse intendere apertamente le domandai:
‘Dimmi, in definitiva quale rito sarebbe?’ – sollecito io alquanto incuriosito tentando d’investigare nel tema.
A quel punto Mirella la più intraprendente e operosa, al tempo stesso la più risoluta sorridendo mi squadra confidandomi:
‘Ti dirò, per l’appunto, che qui in Sardegna ci sono tanti bei ragazzi e di certo la merce non manca. Sai, a noi due piace molto adoperarli con passione, ti confesso che pure quest’anno ne abbiamo fatto una bella collezione, un assortimento da primato. Noi due andiamo matte per questo genere d’affari, ovviamente i ragazzi e gli uomini ci devono un tantino piacere, altrimenti non ha senso. Ci piace realizzare ugualmente dell’altro, però questo è il nostro pezzo forte, energicamente solido al quale non potremmo facilmente rinunciare’.
Piuttosto intrigato chiesi perché ambedue avessero scelto proprio la Sardegna per adempiere i loro privati scopi, prontamente Mirella in maniera lieta e radiosa m’annuncia:
‘Abbiamo deciso di rimanere qui, perché la prima volta che ci successe ...