1. Anita


    Data: 31/08/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Marco92, Fonte: EroticiRacconti

    ... diventare duro.
    
    “Andiamo a ballare?” chiese Anita a me e ai ragazzi al nostro tavolo, riportandomi alla realtà.
    
    Decisi che avrei colto quell’occasione per tornarmene a casa. Mi sarei fatto una bella scopata con la mia ragazza, magari pensando ad Anita e sarebbe finita lì.
    
    “Raga dai vi lascio io vado a casa” dissi ai ragazzi.
    
    “E dai mister vieni a ballare un po’ con noi, non fare il vecchio” mi risposero in coro.
    
    Mi lasciai facilmente convincere, dicendo che sarei rimasto solo dieci minuti.
    
    Ci mettemmo a ballare in cerchio, Anita stava difronte a me ed era uno spettacolo incredibile. Le sue meravigliose tette danzavano con lei mentre si agitava al ritmo della musica e sembravano sempre sul punto di scapparle fuori dal vestitino sotto cui, era evidente, non portava il reggiseno. Quella visione mi stava facendo impazzire, il cazzo mi era diventato di marmo e spingeva per liberarsi dai pantaloni, per fortuna nella penombra della discoteca difficilmente qualcuno se ne sarebbe accorto.
    
    Anita iniziò a strusciarsi contro Paolo, poi passò agli altri due ragazzi del gruppetto, Marco e Tommaso. Probabilmente anche loro lo avevano duro come il mio. Si scostò da Tommaso e mi guardò sorridendo, mi si avvicinò e all’improvviso si girò incominciando a strusciare il suo culetto contro di me. Il cuore prese a pomparmi a mille, mentre il suo culetto strusciava contro il mio pube: era impossibile che non sentisse la mia erezione che spingeva sotto i pantaloni. Continuò per ...
    ... un paio di minuti e poi si allontanò facendomi l’occhiolino.
    
    Il mio cazzo pulsava sotto i pantaloni, dovevo riprendermi e poi andare a casa pensai. Dissi ai ragazzi: “Vado un momento in bagno”.
    
    Mi allontanai e, vedendo che fuori dai bagni della zona discoteca c’era una lunga coda, provai ad andare alla zona bar a vedere se ci fosse un bagno anche lì. Il bar era ormai deserto, con tutti i ragazzi che si erano spostati nella discoteca, chiesi al barista che mi indicò la direzione per i bagni. Con soddisfazione non trovai nessuno ed entrai nel bagno maschile, chiudendomi dentro a chiave. Era un bel bagno, piuttosto ampio con water, lavandino e addirittura il bidet ed un grande specchio che occupava tutta la parete dietro al lavello.
    
    Mi slacciai i pantaloni e abbassai le mutande per dare un po’ di sollievo al mio cazzo che non riusciva più a stare imprigionato lì sotto. Mi chinai verso il lavandino e mi buttai dell’acqua fredda in faccia, mi guardai allo specchio e pensai al da farsi. Dovevo spararmi una sega per trovare sollievo immediato o facevo meglio a rivestirmi e tornare a casa?
    
    TOC TOC
    
    I miei pensieri furono interrotti da qualcuno che bussava alla porta.
    
    “OCCUPATO!” gridai
    
    TOC TOC
    
    “OCCUPATO!” gridai con più forza
    
    TOC TOC
    
    “HO DETTO CHE È OCCUPATO” mi sgolai
    
    TOC TOC
    
    Ritirai su a fatica mutande e pantaloni e mi diressi furioso verso la porta. La aprii leggermente e scocciato urlai: “SEI SORDO …”.
    
    Mi bloccai, fuori dalla porta c’era Anita ...
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