1. Affrancato realmente


    Data: 26/04/2024, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... lungo l’asta, risucchiandomi al suo interno con un suono liquido. Cercò, per quanto glielo consentisse l’essere immersa nell’acqua d’accelerare i movimenti, sentendo evidentemente avvicinarsi il culmine del piacere, che immediatamente la travolse sconquassandola nel corpo come una scossa di terremoto. Elena gridò come un animale ferito, mentre io l’artigliavo per i fianchi cercando di raggiungere a mia volta l’orgasmo:
    
    ‘Non così caro cavaliere, i programmi adesso proseguono sul secondo canale’ – manifestò lei bloccandomi in maniera decisa.
    
    Io sfilai il cazzo con studiata lentezza percorrendo all’inverso quel luogo così confortevole, puntando poi la cappella contro la seconda apertura che temevo non sarebbe stata altrettanto facile da violare. Spinsi con decisione per far entrare almeno la cappella, poi attesi qualche istante affinché s’abituasse al nuovo ospite:
    
    ‘Spingi, dai pigia, che così mi fai morire. Avanti, che cos’aspetti, infilamelo tutto’ – mi propose lei con la voce diventata roca, quasi irriconoscibile.
    
    Io l’agguantai strettamente per i fianchi e con un deciso colpo di reni le infilai completamente il cazzo fermandomi un attimo in fondo per poi ripartire, riversandole colpi profondi che le facevano sobbalzare vistosamente i glutei. Elena ansimava dal piacere, mentre io le trapanavo con violenza crescente la fica, come se volessi farglielo arrivare chissà dove. Il contatto era massimo, era stato abbastanza agevole entrare in lei, ma adesso mi sentivo ...
    ... avvolto come da un guanto strettissimo che mi provocava sensazioni impareggiabili, straordinarie e uniche. Introdussi un dito nella sua fica risalendo verso il clitoride, solleticandolo sulla punta finché non raggiunse un nuovo e travolgente orgasmo.
    
    Uscii dalla sua fica, lei si girò facendomi sedere sul fondo della vasca, montando cavalcioni e impalandosi con un gesto esperto e iniziando ad andare su e giù come una forsennata, cavalcandomi come un’indemoniata e masturbandosi con una mano, mentre con l’altra si massaggiava un seno, stimolandosi con le dita il capezzolo eretto. Fummo ben presto entrambi travolti da una nuova ondata dell’orgasmo di un’intensità irresistibile e sconvolgente. I nostri corpi avevano vibrato all’unisono come due strumenti ben accordati, mentre l’acqua spumeggiante di bollicine avvolgeva i nostri corpi appagati, avvinghiati e sfiniti dal piacere:
    
    ‘E bravo il mio bel lancillotto’ – affermò Elena con un filo di voce.
    
    ‘Hai usato bene la tua arma. La tua Elena attenderà il prossimo torneo dopo che ti sarai ripreso’.
    
    Trascorremmo l’intera giornata nella casetta di campagna, facendo ancora l’amore nei posti più diversi, sul tavolo della cucina mentre preparavamo qualcosa da mangiare, nella stanza da letto, meno provocante ma infinitamente più comoda, saziandoci di sesso come in nessun caso mi era capitato nella vita, perché solamente verso sera inoltrata scendemmo in città. Durante il tragitto ci tenemmo per mano, tra di noi si era creata ...
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