06 - lorenzo a caccia di anastacia - voglia di nuove esperienze estreme
Data: 22/04/2024,
Categorie:
Etero
Autore: ombraerotica, Fonte: Annunci69
... cazzo verso il buco, ma non entrò e la cappella viaggiò veloce superando il ventre della donna e colpendole un seno.
La donna rimase impressionata dalla forza che l’uomo aveva usato per penetrarla. Un secondo colpo andò di nuovo a vuoto e stavolta il cazzo di Lorenzo la colpì in viso, lei ne fu eccitata e preoccupata allo stesso tempo.
Al terzo tentativo entrò e la potenza dell’uomo si fece sentire quando gli affondò la cappella nella fica colpendole nuovamente la cervice.
«Aaaaargh!» ma Anastacia non ebbe il tempo di dire altro che l’uomo fu di nuovo fuori e la penetrò forte, la donna poté soltanto subire gli inesorabili affondi che la sua fica riceveva sempre più velocemente.
Anastacia guardò il suo ventre piatto, vedeva un bozzo enorme che appariva proprio sotto il proprio ombelico, era lì che arrivava quel cazzo immane, lo vedeva e lo sentiva dentro di sé. Un paio di altri affondi la fecero quasi svenire così la donna rimase inerme e ansimò soltanto, non riuscendo neanche ad aprire gli occhi, pur non provando molto piacere quando faceva sesso con gli uomini, capì che un cazzo di 25 cm l’avrebbe fatta venire in un modo mai provato prima.
Sentì l’orgasmo montare mentre la cappella dell’uomo la stava devastando, allargandola forse irrimediabilmente.
«Dai! Dai!» riuscì a dire con un filo di voce, era stremata.
Poi l’orgasmo arrivò, ma non fu uno soltanto, erano un orgasmo così intenso da esplodere ripetutamente, come se avesse avuto almeno 5 orgasmi ...
... contemporaneamente.
Le gambe erano bloccate e non poterono tremare, quindi l’orgasmo si era ripercosso sul suo busto e iniziò a tremare, le piccole tette sobbalzarono.
L’uomo la vide e si compiacque di averla portato a un orgasmo tanto intenso.
Dopo 20 secondi la donna era ancora in preda agli orgasmi multipli e lui le lasciò le caviglie, la donna lentamente si distese e in silenzio continuò a venire, tra deboli ansimi e forti spasmi muscolari che la facevano sembrare preda di convulsioni.
L’uomo attese in piedi vicino al letto, la donna aprì gli occhi mentre si toccava il ventre indolenzito, nel punto in cui poco prima la cappella dell’uomo la stava trapassando. Lo vide ancora lì con il cazzo in mano, ancora duro e turgido abbastanza da poterla fottere ancora.
«Facciamo una pausa, mi sento stravolta…» disse Anastacia chiudendo le gambe e portandosi una mano all’altezza dell’ombelico.
«Ti ho fatto troppo male?» le chiese Lorenzo.
«Male? Mi hai massacrata, spero che non mi abbia fatto qualche grosso danno! Ma mi è piaciuto anche molto, quindi dammi un po’ di tempo e poi potrai scoparmi ancora, devo ancora farti venire, ma quanto duri?»
«Parecchio! Sono molto resistente,» disse lui continuando a massaggiarsi l’asta, «posso scoparti anche per ore».
Anastacia immaginò una lunga notte insieme a lui e credette di non riuscire a sostenerla.
«Adesso il mio cazzo ti vuole penetrare ancora, lo sentì?» disse l’uomo afferrando la mano della ragazza e portandola ...