1. Boy scout - 13


    Data: 21/04/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marcus95, Fonte: Annunci69

    ... hanno qualcosa in serbo per voi.»
    
    «Cosa? Davvero? Credevo di fare anche il weekend in questo ambulatorio. Mi spiace lasciarti» dissi un po’ commosso. Mi piaceva stare lì dentro.
    
    «Anche a me dispiace ma è giusto così. Quindi ora ti rilascio un attestato da soccorritore valido in tutta la regione.» Detto questo andò alla sua scrivania, prese un papiro e me lo porse. «Congratulazioni Soccorritore della Regione Lombardia» disse e mi abbracciò istintivamente. «Mi mancherai.»
    
    Io presi l’attestato e lo lessi. Sotto c’era la sua firma e sopra al mio nome il simbolo della Regione Lombardia. Ero diventato un soccorritore. Quello sarebbe stato il mio trampolino di lancio. Era quello che volevo fare nella vita.
    
    Abbracciai il mio dottore e poi mi recai all’uscita dell’ambulatorio. Era l’ultima volta ed era assai triste. Mi feci coraggio ed aprii la porta per l’ultima volta. Uscii e la chiusi alle mie spalle. Una lacrima mi rigò il viso e la pulii subito con la mano. Davanti a me mi si piazzò una figura. Un ragazzo.
    
    «Ultimo giorno vero?» chiese il ragazzo.
    
    «Esattamente» dissi incrociando gli occhi di Federico. «Come l’hai saputo?» chiesi.
    
    «Lorenzo, Tommaso e Davide sono andati via prima e poi me lo ha detto il mio responsabile del rifugio» chiarì.
    
    «Ma dove sono andati?» chiesi sapendo che non avrei visto Tommaso per molto tempo.
    
    «Al campo.»
    
    ***Tommaso POV***
    
    «Avete capito quindi?» chiese uno dei capi.
    
    «Assolutamente» risposi e poi gli altri due mi ...
    ... fecero eco.
    
    Si guardavano tutti. Un tavolo separava i capi da noi. Sapevo cosa ci aspettava e Federico sarebbe stato spazzato via una volta per tutte. Era il mio momento di passare del tempo con Luca senza seccature.
    
    «Chi scegli tu?» mi chiese un capo.
    
    «Luca e andremo qui» dissi indicando un punto della mappa che avevo studiato durante il pomeriggio.
    
    «È tanta strada. Sicuro che Luca può farcela?»
    
    «Assolutamente» disse Lorenzo. «Ha fegato il ragazzo. Può farcela. Ci sono anche varie tappe lungo il tragitto.»
    
    Meno male che a volte c’era Lorenzo che prendeva la parola al posto mio. Ovviamente Luca lo avrebbe fatto senza problemi. Era un bel percorso. Non mi piaceva l’atteggiamento dei capi.
    
    «Può farcela» dissi sottolineando l’ultima parola.
    
    Non servì convincerli oltre. Capirono che ero assai testardo. Mi diedero il via libera dopo alcune informazioni di routine.
    
    «In caso di aiuto» cominciò un capo.
    
    «È stato in ambulatorio, non servirà aiuto» dissi tagliando la conversazione. Luca avrebbe fatto tutto. Non era difficile. Lui mi dava la forza quindi non correvamo rischi.
    
    I capi ci guardarono e ci congedarono. Erano soddisfatti almeno.
    
    Andammo al campo e in quel luogo aspettammo i nostri piccoli amici. Erano le sei passate quindi ancora qualche minuto e sarebbero sbucati dalle piante.
    
    Ci fu del movimento tra le piante e sbucarono tutti quanti. Individuammo i nostri tre anche se io ne volevo individuare solo uno: Luca. Mi interessava solo di lui ...
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