LA VILLA – Episodio 7
Data: 20/04/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Voyeur
Autore: AlphaMaster1964, Fonte: RaccontiMilu
... delle catenelle sembravano dei piccoli coni. I gemiti di Stella sotto il dolore bruciante dei colpi sulla fica, degli aghi nei seni e dell’uncino che le distruggeva il culo cambiarono, rimanendo gemiti di dolore ma con un respiro accelerato ed una inondazione diversa. La ragazza dopo un po’ iniziò a tremare tutta. Lisa stava avendo un orgasmo! O forse Stella, ma io ero convinta che in quel momento fosse Lisa a godere di quelle potenti sensazioni. Quando vidi la giovane squirtare come una fontana capii che effettivamente era davvero venuta solo per le dolorose punizioni subite. La mia fica era in fiamme, il mio culo si contraeva e si apriva ritmicamente. Volevo godere. Iniziai a mormorare “per favore, fatemi qualcosa, voglio godere!” ma fui ignorata.
Quando Lisa/Stella fini di squirtare e smise di avere contrazioni Lucia le liberò i seni dalle catenelle e poi la vagina, le sciolse l’uncino dal collare e le estrasse, stavolta molto delicatamente l’oggetto dal culo. La cagnetta si avvicinò a lei, e come per ringraziarla cominciò a leccarle i piedi (e Lucia devo ammetterlo, aveva dei piedini deliziosi). Dopo con cura cominciò ad estrarle la ventina di aghi che aveva nei seni, ed ad ...
... ogni estrazione le asciugava le gocce di sangue con delicatezza. Quando Stella fu completamente liberata da tutti gli strumenti di costrizione e tortura la portò via. Si vedeva bene che era stremata, ma era anche visibilmente felice.
I mormorii erano veramente impressionati. Io tentavo di trovare il modo di strofinarmi la vagina da qualche parte, ma per quanto provassi non potevo far niente, bloccata come ero.
Come annunciato, dopo Stella il nostro Padrone si portò di fronte a Baby, spiegando che una delle principali stimolazioni femminili è quella clitoridea. Le masturbazioni sono spesso così, fin dalla più verde infanzia. Prese quindi uno dei vibratori a forma di “sorpresa dell’ovetto Kinder”, e lo applicò appeso al clitoride della giovane donna con del nastro medico che sosteneva il vibratore e lo teneva pressato, passando anche dietro la vita. Io la invidiavo, ero esausta dal desiderio, non ce la facevo più. Non vedevo l’ora che toccasse a me. Già un paio di ospiti erano venuti a toccarmi il sedere, giusto per sentire quanto fosse sodo e caldo ed un altro mi aveva palpato un seno, alzandolo nel palmo della mano per valutarne il peso. Mi sentivo una vacca al mercato della carne.