Una fantasia (Parte 2)
Data: 16/04/2024,
Categorie:
Voyeur
Masturbazione
Tabù
Autore: exhibiaita, Fonte: xHamster
... le gambe sulle punte dei piedi e raccolsi tutto l'orlo del vestito. Attesi il successivo semaforo rosso ascoltando la figa che pulsava come se fosse schiaffeggiata. Semaforo rosso. "Forse me ne serve un altro". Il tassista si voltò. Dopo un primo attimo di smarrimento seguito da un'intenso silenzio, l'uomo mi parlò.
"Sono venticinque anni che faccio questo lavoro", fece una pausa per guardare il semaforo, "ma questa ancora non mi era capitata". Sorrise e io non ricambia. Lo guardai seriamente, quasi con cattiveria.
"Cosa?", chiesi con durezza. Sapevo essere una brava attrice?
Lui diede un'altra veloce occhiata tra le cosce prima di rispondere. "Niente, niente", disse voltandosi senza nemmeno porgermi i fazzoletti.
Fissandogli il volto nello specchietto retrovisore cominciai ad accarezzarmi l'interno di entrambe le cosce. Non mi curavo dell'esterno giudicandomi sufficientemente al riparo. Ogni volta che incrociavo il suo sguardo mi scaldavo di più e più mi scaldavo più le mani si spostavano verso il punto migliore. Sapevo che combatteva con la voglia di voltarsi o per lo meno di abbassare lo specchietto, glielo leggevo negli occhi. Mi tocco, mi carezzo, mi pizzico e mi assaggio mentre i miei occhi sempre più languidi non smettono di fissarlo. Sento i miei respiri farsi più ansimanti mano a mano che la voglia sale, ripenso all'uomo del bus, a quando gli ho sfilato lo zaino per fargli capire le mie intenzioni. Mi lascio sfuggire un ahh leggero ma sufficiente ad ...
... arrivare alle sue orecchie. Rallenta, si ferma, si volta, guarda la strada e si volta ancora in un continuo tira e molla che mi coinvolge ancor di più.
Un ahh più marcato quando, con la punta del medio me la tiro verso l'alto, poi uno sbuffo d'aria quando entro delicatamente dentro di me.
La macchina riparte e con lei le vibrazioni dell'asfalto che mi regalano coccole non richieste ma ben accette. Mi masturbo con dolcezza alternando più o meno profonde penetrazioni a soffici carezze. Poi la sua mano si porta allo specchietto e l'abbassa. Ciò è sufficiente per dare uno slancio al mio coraggio.
Allungo una gamba e la poso tra i due sedili davanti e non passano più di due secondi prima che il tassista posi una mano poco sopra la caviglia. Gli faccio subito capire che è quello che volevo con un altro ahh intenso e, anche se so che ora avrà più difficoltà a guardarmi tra le cosce, non smetto di provocarmi piacere.
“Stiamo arrivando”, mi dice allungando la mano fin dove può, ancora troppo lontano da dove vorrebbe. Guardo il tassametro che segna 24.90 e prendo la borsa mentre lui non smette di accarezzare il nylon delle mie calze. Gli porgo 25€ e gli dico di tenersi il resto, non volevo dargli certo l'idea di essere una puttana. Accosta e lui sembra indeciso. Infine li prende e per farlo stacca la mano che subito inizia a mancarmi.
C'è gente sui marciapiedi, so di non poter continuare, ma prima di scendere voglio togliermi un ultimo sfizio.
Ritiro la gamba e mi ...