La sbronza - 3
Data: 15/04/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: IlBaroneRosso, Fonte: Annunci69
... mangiavamo un panino, Giorgio ha interrotto i miei pensieri.
- Stamattina, Tobias mi ha fatto i complimenti.
- Per come scopa bene tua moglie?
- Sciocca. No. Complimenti, per come ho trattato e risolto una pratica che era in sospeso da tre mesi.
- Sarà stata una scusa.
- No, devo riconoscere io stesso che ho fatto un bel lavoro; era una cosa da niente, ma nessuno, nemmeno io, sapeva come risolverla. E invece, stamattina, un attimo, e l’ho risolta io. Sono stato bravissimo. Non sono un pirla, so fare le cose. E lui l’ha riconosciuto.
Si vede che la ruota stava ingranando per il verso giusto, anche per mio marito.
- Cosa gli dico – mi ha chiesto prima di salutarci.
- Va bene, hai ragione tu. Siamo maggiorenni, la cosa ci è piaciuta, se e quando vorremo, lo faremo. E se no, basta che uno solo dica no, e non faremo niente.
LE SCUSE BEN ACCETTE
Quella sera Tobias si comportava da gran signore.
Innanzi tutto, al tavolo del ristorante dell’albergo c’era uno splendido mazzo di rose rosse, per me.
Poi l’invito a Vienna, un week end a spese della società, per Giorgio e me.
Per motivi di lavoro, certo.
Giorgio, come futuro capo della filiale di Milano, avrebbe coordinato con Tobias i lavori e le iniziative comuni.
A parte il lavoro, avremmo conosciuto Vienna, saremmo stati con sua moglie però, purtroppo, una serata come la sera precedente, con sua moglie era impossibile anche pensarci.
Non solo perché non avrebbe voluto lei.
Ma anche ...
... noi, dopo averla vista, non avremmo voluto fare altro che stringerle la mano, e dirle buonasera.
Tanto bella e affascinante sono io, secondo Tobias, altrettanto ugly, vecchia e racchia è sua moglie.
Mentre parlava di lavoro, diceva che Giorgio era davvero un ottimo manager. Tempo un paio di mesi e sarebbe stata ufficializzata la sua nomina a capo della filiale di Milano, non perché l’aveva raccomandato lui, ma per le sue capacità professionali.
Dopo la cena, ci ha chiesto se il caffè e un bicchierino di amaro, uno solo però, l’avremmo gradito lì nella sala del ristorante, oppure nella sua camera, molto grande e comoda.
Se ci piaceva l’idea.
A Giorgio piaceva, ma guardava me.
Piaceva anche a me.
IUS PRIMAE NOCTIS
Ho voluto prima Giorgio, ogni volta.
Appena entrati in camera, avrebbe voluto baciarmi.
Gli ho fatto cenno di aspettare.
Prima un bacio, un lungo bacio sulla bocca con Giorgio.
Solo dopo, lo stesso bacio con lui.
Più tardi, avrebbe voluto abbracciarmi e toccarmi le tette.
Solo un gesto.
Ha capito subito.
Prima le ho messe in mano a Giorgio, per farmele toccare, palpare, baciare, strizzare i capezzoli, mangiarli quasi.
Poi mi sono girata verso di lui.
Giorgio mi ha aiutata a togliere ii pantaloni e le mutandine.
Mi ha accarezzato lì, avevo ancora voglia.
Mi ha baciato lì.
E quando mi sono voltata, per offrire le stesse cose a Tobias, ho cercato Giorgio, gliel’ho preso in bocca, la mia specialità, il pompino ...