-
L’intreccio – Capitolo 12 – Il chiarimento…
Data: 14/04/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: Maturo61, Fonte: RaccontiMilu
... consapevole di iniziare ad averlo in pugno. “Mi dai ancora 10 minuti che indosso qualcosa per la cena?” “Ma certamente, tanto abbiamo il tavolo prenotato”. Rispose lui. Aurora andò in camera da letto lasciò volutamente la porta aperta e iniziò a frugare nei cassetti del comò per cercare un intimo adatto alla serata. Perché lei sapeva come sarebbe andata a finire. Lui no ma lei sì. Il pallino del gioco lo aveva lei e non aveva nessuna intenzione di cederlo a Gabriele. Indossò un perizoma di pizzo blu cobalto prese il reggiseno coordinato e lo mise a coprire quelle fantastiche tette. Gabriele da fuori sbirciava la vestizione di Aurora. Aveva il cazzo in tiro ed ogni tanto se lo aggiustava perché sembrava che gli esplodesse. Aurora prese un abito plissettato dall’armadio dello stesso colore dell’intimo e chiamò Gabriele: “Gabry mi aiuti con la cerniera?” “subito” rispose lui entrando in camera. Chiuse la cerniera. Aurora aprì la cabina armadio e scelse le scarpe tacco 10 coordinate all’abito. Fece una giravolta su sé stessa davanti allo specchio e chiese: “Come sto?” “Perfetta” rispose lui. In effetti era uno schianto. Raccolse l’indispensabile in una pochette “Sono pronta, andiamo?” “Andiamo” disse lui. Scesero giù alla macchina e Gabriele aprì la portiera e fece accomodare Aurora. Durante il tragitto Gabriele non faceva altro che riempirla di complimenti che Aurora gradiva ma non faceva niente per farglielo vedere. Lo voleva cucinare a puntino. Arrivarono al ristorante. ...
... Un bel locale in centro molto raffinato. Lui entrò per primo come si conviene e le fece strada. Furono accolti dal Maître che li fece accomodare in una saletta privata che avevano loro riservato su indicazioni di Gabriele. Appena seduti e rilassati i due commensali iniziarono a parlare. “Aurora sono stato uno sciocco a voler andare a tutti i costi nel privee con Andrea, volevo togliermi lo sfizio di visitare un posto nel quale non ero mai stato. Poi mi sono reso conto dell’errore nel momento stesso che ho avuto la possibilità di riflettere pensando a te, alle telefonate che ci sono state.” Aurora ascoltava quasi distratta, si aspettava un esordio così, le solite frasi fatte di chi ha rubato le caramelle e tende a giustificarsi. Perentoriamente lo interruppe “Gabry, come va con Silvia?” Gabriele ebbe un’espressione da ebete. Cosa c’entrava Silvia, sua moglie, con il discorso? “Dai Gabry, raccontami di Silvia e del vostro rapporto ho bisogno di capire chi sei e che cosa vuoi”. Fu un colpo allo stomaco per Gabriele che a questo punto doveva giocarsi tutte le carte. “Allora, da dove inizio?” “fai tu” replicò Aurora. “Conobbi Silvia quando eravamo adolescenti il nostro rapporto andò avanti tra alti e bassi come in tutte le coppie, la sua famiglia era retrograda e non ci permetteva di uscire molto così la nostra conoscenza obiettivamente non era delle migliori, le uscite erano rare e quelle poche volte che potevamo vederci lo facevamo di nascosto. Va da sé che una situazione del ...