Carnalità e desiderio sfrenato
Data: 11/04/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
La serata estiva era fresca e gradevole, la cena consumata nel ristorantino era stata straordinariamente deliziosa. Io avevo ancora impresso nelle narici il profumo dell’uva fragola che pendeva dal pergolato vicino al nostro tavolo, possedeva in realtà un odore dolce e pungente al tempo stesso, così come la sensazione dell’attesa della notte con lui. Lui, invero, chiamandomi qualche giorno fa teneramente m’aveva precisato:
‘Cara Veronica, so che sei triste in questo periodo, io sto per partire verso un luogo lontano e vorrei che tu passassi la notte con me, nello specifico a casa mia’.
Lui m’aveva in quella circostanza letteralmente sconcertato sorprendendomi, tuttavia io apparivo esultante per quella chiamata, perché verso i suoi confronti sono vivamente annodata, anche se effettivamente abbiamo avuto poche occasioni per incontrarci. Rammento che sin dal primo incontro l’armonia era parsa perfetta, in quanto avevamo conversato per ore e vissuto l’amore con totale passione e intimo abbandono, questa volta però lui aveva amabilmente aggiunto:
‘Voglio farti vivere una fantasia che sicuramente hai avuto’ – non aggiungendo più nulla, lasciandomi la completa curiosità come quando si è in attesa d’assaporare un frutto non ancora pregustato.
Io avevo deciso di concedermi per la prima volta un’intera notte fuori casa, adesso la solita sensazione di calda accoglienza m’avvolge entrando nel suo appartamento piccolo ma ben assortito e curato. Il suo tocco, così come ...
... un brandello di felpa calorosamente m’affagotta, istantaneamente il suo sfioramento s’accinge a esplorare il mio basso ventre, fintanto che un tremore mi trapassa il dorso scompigliandomi già le viscere. Io sbarro gli occhi per assaporare il gusto delle sue labbra, la mia lingua ne percorre i contorni, poi penetra nella sua bocca socchiusa e danza in modo simultaneo con la sua. L’alito caldo, il fluido ci unisce avvolge la nostra passione, innesca i primi lampi di piacere, io mordicchio leggermente le sue labbra e con la lingua gli lecco il volto, fino ad arrivare alle orecchie e a baciarlo dietro il lobo mentre gli sussurro:
‘Oreste, viviamoci questa serata al massimo che possiamo’.
Seppure tardi e nonostante la brezza che arriva dal balcone, i nostri corpi si muovono, lui mi solleva il vestito passandomi una mano tra le cosce, poi mi sfila gli slip, mentre continua ad accarezzarmi sfiorandomi la fica pronta al piacere. Io incoraggio per un attimo il viaggio delle sue dita e le stringo tra le gambe, le sue mani s’insinuano dietro le spalle, lui con un gesto veloce sgancia il reggiseno sfilandolo dalle spalline. E’ provocante captare la mia corporatura disadorna sotto il vestito, è come una momentanea barriera, invero un’accattivante tentazione. A dire il vero io gli sfioro il petto giocando con la lingua, Oreste è già senza maglietta, con una mano impugno il suo cazzo tra le braghe, con l’altra m’introduco nella chiusura della cintura, lui si sorregge a me ...