Daria, la fidanzata della mia dolce metà. - Racconti Erotici

Daria, la fidanzata della mia dolce metà.

... pace provai delicatamente a bussare a quella porta chiusa da cui mi aprì Daria dicendo che potevo stare con loro ma che lei non interagisce con gli uomini. La rassicurai che non le avrei disturbate e quando entrai trovai mia moglie sorridente, distesa sul letto con le gambe aperte nella luce bassa soffusa che aspettava il ritorno di Daria. Tornò subito fra le sue gambe a divorarla con quella passione delicata ed intensa come solo una donna può dare ad un’altra donna. Mia moglie in preda agli orgasmi che ormai si susseguivano a varie intensità, mi chiese di distendermi accanto a lei e mentre la baciavo e mi masturbava come poteva.

Daria risalì con i baci su per il corpo di mia moglie senza tralasciare un centimetro di pelle soffermandosi a torturare quei capezzoli ormai di titanio che svettavano su quelle morbide dolci colline dei seni che non si fece sfuggire di esplorare con la lingua minuziosamente e quando fu totalmente spalmata su di lei con i seni che premevano con forza fra loro le lasciai fare gustandomi quell’intreccio di corpi che avevano preso a rotolare sul letto baciandosi furiosamente e toccandosi incuranti della mia presenza.

Daria cacciò un gemito piu forte degli altri mentre si baciavano e le dita di mia moglie fra loro due torturava segretamente il suo inguine. Si fermarono ansimando con le bocche vicinissime ...

... respirandosi a vicenda ad occhi chiusi.

Uscii dalla camera in punta di piedi e chiusi la porta lasciandole alle coccole ed alle frasi sussurrate mentre in cucina preparavo qualcosa per cena.

Ne uscirono dopo una ventina di minuti, nude, tenendosi per mano scherzando fra loro, cenammo nudi continuando a parlare come prima che facessero l'amore perché è proprio quello sembrava.

A fine serata ci salutammo e finalmente potei fare l'amore con mia moglie con un’intensità nuova ed un orgasmo impetuoso dentro di lei quasi a voler riaffermare che potevo concederla ad altri ma noi siamo e restiamo NOI.

Ore 00:30 circa un messaggio sul cellulare di mia moglie: “Colazione insieme domattina?” “Siiiiiiiiiiiiiii” Le rispose sorridendo.

Commentammo la situazione e la serata poi ci addormentammo abbracciati.

Da allora il loro rapporto è cresciuto per un periodo di tempo senza che mi escludessero se non per la loro fisicità, rapporto in cui ero allo stesso tempo spettatore e partecipe, integrato discretamente tra loro due potendo apprezzare la dolcezza e l'intensità che solo due donne riescono a darsi, per quei mesi dopo i quali Daria purtroppo dovette trasferirsi in Giappone per lavoro.

Tornerà, prima o poi.

Lo speriamo entrambi perché ci manca.

P.s. La storia è reale, il nome Daria, ovviamente, no, ma molto assonante… ;)