1. Il Regno Oscuro – Prologo


    Data: 09/04/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Etero Autore: Menestrello00, Fonte: RaccontiMilu

    La schiava era in ginocchio davanti al trono. Indossava un tubino di pelle nera, molto aderente e troppo corto per coprire al contempo i prosperosi seni e il morbido sedere. Aveva scelto di coprire i seni, che apparivano ora strizzati in quel corpetto così stretto, e lasciar scoperto il sedere e il suo sesso, che ora, in quella postura inclinata in avanti, mostrava bene a chiunque si avvicinasse al trono. Catene le cingevano le caviglie, come da prassi. Nessun altro indumento la ricopriva, nemmeno un paio di stivali. Le era stato magnanimamente concesso di avere un cuscino sotto le ginocchia, per evitare il troppo dolore.
    
    Era in quella postura ormai da diverse ore, nemmeno più le contava. Davanti a lei l’Imperatore, seduto sul trono. Indossava la sua armatura brunita fino alla cintola. Sotto di essa indossava solo gli schinieri a proteggere gli stinchi. Bacino e cosce erano completamente nudi e il suo pene, eretto e massiccio, si ergeva tra le mani della schiava. Gli piaceva farsi sollazzare durante le udienze coi suoi sudditi, nella sala del trono.
    
    La schiava lo reggeva con entrambe le mani quel membro spesso e lungo sensibilmente più della media dei mortali. Muoveva quelle mani su e già l’asta bagnata di saliva, imprimendo anche un movimento rotatorio in direzioni opposte. Intanto la sua bocca baciava, leccava e succhiava quella cappella così gonfia e così rossa. Erano ore che lo succhiava, che lo leccava, ma il pene dell’Imperatore era ancora duro e imponente. ...
    ... Nessuna, nella storia dell’Impero, era mai riuscita a fargli raggiungere l’orgasmo. La schiava era sfinita, stremata. Aveva la gola secca e gli doleva la mascella. Le ginocchia non se le sentiva proprio più. Eppure una implacabile forza erotica, un desiderio atavico, la costringeva a continuare. La sua voglia inesauribile si sfogava su quel membro così imponente e meraviglioso. Lo succhiava con ardore mentre l’Imperatore, impassibile, discuteva coi suoi sudditi sulle faccende dell’Impero.
    
    Si fece avanti Mikael, Stregone di Corte. Si inchinò davanti al trono, al cospetto del suo Imperatore. Inevitabilmente lanciò un occhio alla schiava così indaffarata. Dal suo sesso ben dilatato si riversavano fiumi di umori che scendevano come un ruscello scorrendo lungo l’interno coscia di entrambe le gambe. Quegli umori scorrevano fino alle ginocchia, depositandosi sul cuscino sotto di esse, creando macchie di umido e bagnato sempre più larghe. Il profumo del sesso della schiava era intenso a quella distanza. Mikael era un uomo maturo, ma ancora in forze. Impiegò molta forza di volontà per rialzarsi in piedi al gesto dell’Imperatore e non estrarre il suo membro già duro ed infilarlo tra le gambe della schiava.
    
    Lo stregone si guardò per un attimo intorno. Era rimasto l’ultimo suddito in attesa di udienza nella sala del trono. Diverse guardie sostavano lungo le pareti, immobili. Brandivano alabarde e le loro armature erano simili a quella dell’Imperatore. Non erano brunite, ma grigie, e il ...
«1234»