Scopata da leroy merlin
Data: 08/04/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Cazzone_spacca, Fonte: Annunci69
... ragazzo mi seguí. Eccola di fronte a me, la mia idea prendeva la forma di spesse doghe di abete. Una di quelle casette da giardino, sarebbe stata perfetta per ospitare la nostra scopata frugale. E il rischio di poter essere scoperti non faceva altro che rendere il tutto ancor più eccitante. Mi diedi uno sguardo intorno, il reparto era semideserto, e la maggior parte delle persone guardavano le piante. Mi finsi interessato alla casetta, la squadrai dall’alto al basso, la aprii e richiusi qualche volta e poi, dato uno sguardo attorno e poi fisso al ragazzetto, entrai. Dopo pochi sentii dei passi vicini alla casetta. Era lui? Un altro cliente? Un commesso? Io avevo una mega erezione e non avevo nemmeno più il carrello per nasconderla e, certo, se fosse stato un commesso sarebbe stato alquanto imbarazzante (a meno che non fosse stato un figo, in quel caso eccitato come ero me lo sarei scopato). Ancora qualche passo, rumori indistinti e poi un cigolio. La porta si aprì, di poco, di quel poco per farmi capire che era il frocetto che volevo scoparmi.
Si guardò attorno ed entrò. Stava febbrilmente avvicinando la mano al mio pacco, ma io lo precedetti, lo afferrai dalla collottola, lo spinsi in ginocchio, mi tirai fuori il cazzo e iniziai a sbatterglielo sulla faccia. La Troia godeva con gli occhi chiusi si strusciava contro il mio pacco mentre glielo sbattevo sulla faccia. Presi a strusciarglielo su quei lineamenti perfetti, intorno agli occhi (erano verdi), sulle guance, ...
... intorno alle grosse labbra, poi alzavo il cazzo e gli spingevo la testa contro i miei coglioni. La Troia ne voleva sempre di più e ci mise poco ad aprire la bocca. Glielo misi bene dentro. Presi a pompargli la bocca come piace a me, tenendogli ferma la testa e spingendogli tutti i miei 20 cm giù in gola mentre le palle gli sbattevano sul viso. Di nuovo dei passi avvicinarsi, qualche avventore del negozio. Mi fermai un momento, trattenni il respiro (e la sborrata) poi i passi si fecero lontani e ripresi a scopare quella bocca di Troia insaziabile che me lo succhiava come un’idrovora senza staccarsi un attimo. Cazzo la Troia era davvero infoiata e non c’era verso che si staccasse dal mio cazzo. Ma il momento era arrivato, avevo troppa voglia ormai. Stavo sognando il suo culo da qualche quarto d’ora ormai, volevo sfondarlo e mandarlo a casa dolorante. Sfilai il cazzo e glielo risbattei un po’ sulla faccia, solo per ricordargli quanto fosse cagna, poi sussurrai “girati Troia, è arrivato il momento di farti sbattere dietro”. La zoccola si limitò a guardarmi con aria ancora più porca e subito obbedí, voltandosi e abbassandosi i pantaloni e le mutande. Lo spettacolo era incredibile, un fantastico culo perfettamente tondo, bello sodo con le chiappe lisce. Mi sputai sulla mano e mi inumiddi la cappella. Puntai l’uccello contro quel buco pulsante e in un solo colpo fui dentro deflorando quello sfintere che mi era stato offerto con tanta facilità. La Troia soffocò un urlo, ero dentro. Lui ...