1. Brasile: terra di trans!- capitolo 4 - ancora con juby e il suo strano cazzo, torna ramona e mi porta in hotel.


    Data: 08/04/2024, Categorie: Trans Autore: Strapps, Fonte: Annunci69

    ... scopate dure a momenti nei quali si fa adorare il cazzo dal suo amante, in questo caso me.
    
    “Succhia troia! Lecca bene, puttanella! Ti piace il cazzo brasiliano, eh? Sally ha fatto di te una vera troia! Sai fare dei gran pompini, troia!!” e riprende a fottermi con più ritmo. Io mi aggrappo con una mano alle sue gambe corte e con l'altra le tengo le palle. Lei mi scarica in bocca un fiotto di sborra calda e poi ci mettiamo a guardare la tv come una vecchia coppia.
    
    L'indomani tornò il compagno di Juby un tipo molto effeminato che portò un sacco di regali alla compagna e si fermò a scambiare due parole con me mentre Juby telefonava a Ramona. La mia padrona muscolosa brasiliana venne a riprendermi qualche minuto dopo e uscimmo sulla strada.
    
    “Scusi Padrona Ramona ma io tornerò in Italia fra soli tre giorni, forse dovr
    
    Lei mi mollò uno schiaffo fortissimo in faccia davanti ai passanti
    
    “Zitto! 3 giorni sono ancora tanti...ho altri progetti per te
    
    “...io volevo solo dire
    
    Spam! Un altro schiaffo in faccia da parte di Romona.
    
    “Allora non hai afferrato, stupido! Ti ho detto di chiudere quella bocca da succhiacazzi!” poi prese il cellulare e si mise a chiamare qualcuno. La gente andava e veniva nella via trafficata, mi guardavano. Ramona parlava. Un barbone si fermò a chiedere qualcosa a Ramona, quella lo scacciò, ma il tipo tornò alla carica e allora Ramona lo prese per il collo della camicia cenciosa e lo sbattè a terra: “Levati dal cazzo!” poi chiuse la ...
    ... telefonata e venne da me: “Chiama un taxi andiamo al Palacis!”
    
    Il Palacis era un hotel su una piccola collina, non particolarmente bello, ma pulito e silenzioso. Ramona mi portò in una stanza, c'era una transex bionda piuttosto tarchiata sul metro e ottanta con grossi stivali viola fino al ginocchio. Una lunga massa di capelli gialli, una camicetta senza maniche bianca e rosa. “Lei è Ursy, Padrona Ursy per te!” e mi mollò uno scapaccione per spingermi a inginocchiarmi ai piedi di Ursy e baciarli per salutare. In un angolo c'era un altro uomo con un collare al collo e una catena, doveva avere sulla quarantina, capelli grigi a spazzola, corpo completamente depilato. Ursy aveva un grosso naso a punta con un brillante sul lato sinistro era pesantemente truccata occhi viola e labbra rosse. Andò sall'uomo legò al collare una corda e lo trascinò davanti a Ramona. “Allora ordiniamo?” “Certo cara, ci pensi tu?” “Sì!” andò al telefono della stanza seguita dal servo si accomodò sulla sua schiena e chiamò il servizio in camera e fece un lungo ordine mentre il servo la sorreggeva tremante. Ramona mi chiamò a sé, mi legò anche lei con un collare e mi portò vicino all'ampio letto a due piazze al centro della camera. Per terra c'erano delle coperte un grosso cuscino bianco. “Tu dormirai qui e sarai a nostra completa disposizione fino a quando non dovrai ripartire per l'Italia! Intesi?”
    
    “Sì Padrona Romana!”
    
    “Bravo, ok, sistemati e poi datti da fare coi cocktail, dolcezza!” e mi rifilò una ...