1. Brasile: terra di trans!- capitolo 4 - ancora con juby e il suo strano cazzo, torna ramona e mi porta in hotel.


    Data: 08/04/2024, Categorie: Trans Autore: Strapps, Fonte: Annunci69

    Quando ci svegliammo Juby mi comunicò che il suo fidanzato non sarebbe tornato e mi chiese se rimanevo ancora con lei. L'idea mi piacque perché Juby era una transex come piacevano a me, sexy, femminile e determinata, inoltre il suo stano cazzo mi aveva fatto godere come un pazzo la notte prima. Così accettai: “Ma forse dovresti sentire Ramona...” “Credo di sì” e telefonai a Ramona, questa non volle parlare con me ma con Juby e le lasciai sole.
    
    Feci un giro per il quartiere che non mi pareva proprio il massimo e dopo una piccola spesa tornai presto da Juby. Lei mi aspettava in cucina col caffè, appena mi vide mi mollò uno schiaffo: “Ramona ha detto che posso tenerti quanto voglio. E dato che sei mio adesso non puoi uscire di casa senza il mio permesso!”
    
    “Scusi Signora, non sapevo...ho preso
    
    “Lascia tutto sul tavolo, bevi del caffè, fai colazione, ma voglio subito sfruttare il fatto di avere un servetto per casa, dopo pulirai tutto da cima a fondo, intesi?”
    
    “Subito signora, hai suoi ordini”
    
    “Bene, vedo che ci intendiamo al volo – e mi strizzò forte il culo con la mano – ma stai tranquillo carino che ti farò di nuovo assaggiare il mio cazzo che ti piace tanto!”
    
    Mi misi al lavoro e ripulii tutto quanto in un paio d'ore, quindi Juby mi ordinò di farle da mangiare e volle essere servita da me nudo. Solo dopo aver bevuto del rum e ammirato il mio lavoro nel bagno mi ordinò di sedermi sulla tazza del cesso, lei si mise di fronte a me, si posizionò con un piede ...
    ... sulla vasca a sostenersi meglio e mi fece oscillare il suo strano cazzo davanti agli occhi.
    
    Era bello grosso, le palle rugose ondeggiavano sotto e poi la proboscite del suo affare con il finale particolare, la cappella rosa che appena spuntava fra due rotoli di carne nera. Lo presi in bocca e cominciai a succhiarlo, baciandolo e spompinandolo come una vera troia. Juby apprezzò subito e il suo cazzo divenne bello duro e la doppia cappella mi fotteva la bocca mentre lei aumentava il ritmo. Anche nel farsi spompinare era molto brava, sapeva quando affondare e quando rallentare, ad un certo punto mi prese la gola e mi costrinse a ingoiarlo tutto mentre lei spingeva forte verso l'alto. Stavo quasi per soffocare e piangevo, ma lei sapeva cosa fare, si fermò, uscì dalla mia bocca, mi fece respirare bene, quindi mi sputò in gola un paio di volte e ci rificcò il suo uccellone, questa volta, con più calma, spingendo piano la mia nuca si fece fare il lavoro di bocca e poi si svuotò sulla mia faccia.
    
    Dopo la doccia Juby volle tornare a letto, per fortuna perché ero piuttosto provato. Quando ci svegliammo era già sera, Juby uscì per comprare da mangiare coi miei soldi, dicendo che il quartiere di notte non era adatto a me e quando tornò volle che la servissi di nuovo, nudo e come se fossi il suo cameriere. Telefonò anche il compagno di Juby per dire che sarebbe rimasto fuori ancora. Lei ci rimase male ma mi disse che ciò voleva dire che mi avrebbe tenuto con lei ancora. Si spostò allora ...
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