Inconsapevolmente cornuti. confessioni.
Data: 08/04/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: pennabianca, Fonte: Annunci69
... ancora i postumi della sbornia di ieri e probabilmente un tasso alcolemico ancora alterato; inoltre voglio parlare un po’ con Silvia, da sola».
Così, prese le chiavi, si incamminarono precedendo i loro uomini.
Entrambe indossavano una minigonna in jeans, sormontata da una semplice maglietta, sandali a zeppa, senza calze, e quando Lucia salì nell’auto di Marco, Luca ebbe una splendida visione delle cosce dell’amica.
Appena partite, loro si misero dietro a seguirle lentamente lungo la strada che portava giù al lago.
Per un po’ rimasero entrambi in silenzio, poi Marco, prima guardò Luca in viso, poi, girato lo sguardo dall’altro lato, gli fece una strana domanda:
«Da quanto tempo siamo amici? Voglio dire: da quanto ci conosciamo? Quante cose abbiamo fatto insieme, senza mai nasconderci nulla»?
Luca lo guardò, cercando di capire dove il suo amico voleva andare a parare; solo per un attimo fu assalito dal dubbio che, in qualche modo, il suo amico fosse venuto a conoscenza di quanto l'amico aveva visto in cima alla torre, ma le sue parole fugarono ogni dubbio.
«Volevo dire, conoscendoci da tanto tempo, tu, se sapessi qualcosa che mi potrebbe ferire, me la diresti»?
Luca stava per rispondere, pur con un grosso dubbio, che aveva qualcosa da dirgli che di certo l'avrebbe ferito, ma ancora una volta fu l'amico a parlare.
«Ieri pomeriggio, prima di venir via dalla festa, non mi sono sentito molto bene. Ad un tratto, ho avvertito che avrei vomitato, così sono ...
... andato in bagno e, chiuso in un cesso, ho sputato fuori anche l’anima. Sono rimasto così frastornato, da non avere quasi la forza di uscire e, quando stavo per farlo, ho sentito una coppia entrare nel bagno: erano Silvia e Roberto.
Lei accusava un dolore ad una caviglia, perché, mentre ballava, qualcuno le aveva rifilato un calcione.
L’uomo l’ha fatta appoggiare al lavandino, poi ha bagnato un asciugamani e le faceva degli impacchi freschi sulla caviglia dolorante.
Dopo qualche momento, l’uomo ha allungato una mano, facendola risalire lungo le cosce della donna, fino ad arrivare nella sua intimità ed ha iniziato a masturbarla.
Lei è rimasta per un attimo immobile; ha provato a serrare le cosce, ma il tono autoritario di lui, l’ha costretta ad aprirle e lasciarsi andare.
È bastato poco, perché lei raggiungesse un orgasmo, che l'ha fatta fremere tutta; a quel punto l’uomo si è alzato, l’ha presa per mano e l'ha spinta dentro l’altro cesso, quello più grande riservato ai disabili ed ha chiuso la porta.
Ci divideva solo una sottile parete di cartongesso e, anche se non ho visto la scena, ho capito subito che l’uomo ha preso a scopare la donna che aveva spinto dentro il bagno. Sentivo i corpi sbattere fra loro; lei mugolava di piacere, incitandolo a scoparla più forte. È sicuramente venuta due o tre volte, finché lui ha aumentato il ritmo con cui la pompava e lei, giratasi, l’ha Implorato: “Ti prego non mi venire dentro, te lo prendo in bocca e te lo succhio tutto ...