1. 1. mi presento: lilli


    Data: 28/08/2018, Categorie: Etero Autore: lilli1972, Fonte: Annunci69

    ... parecchio, mi aveva fatto bagnare tutta e stavo ormai per venire sotto le sue sapienti dita, ma avevo voglia di sentirlo dentro e glielo dissi:
    
    - ma perché non vuoi fare l’amore?
    
    Non rispose e si irrigidì tutto.
    
    - Scusa, ma perché non vuoi? Sento che mi desideri, ma non vuoi fare l’amore… perché? Cosa c’è che non va?
    
    - Sono io che non vado bene - mi disse mortificato.
    
    - Cosa hai che non va? Mi sembra che là sotto tutto funzioni benissimo! - gli dissi indicando il pacco sotto la cintura
    
    - È che... - sussurrò in un soffio
    
    - Cosa? - insistetti - non ho capito
    
    - È… storto. - bisbigliò arrossendo.
    
    - Storto? E cosa vuol dire “storto”?
    
    - Vuol dire “storto” e basta - mi rispose vergognoso
    
    Mi ci volle mezz’ora di pazienza per convincerlo a farmi vedere il suo attrezzo che - ovviamente - nel frattempo si era completamente afflosciato. Lo risollevai rapidamente prendendolo in bocca - a proposito: a me piace moltissimo prenderlo in bocca quando è ancora floscio, gli tiro giù la pelle della cappella con le labbra, lo lecco tutto intorno con la lingua e me lo sento ingigantire in bocca… una sensazione stupenda che non sempre mi è possibile provare perché, di solito, gli uccelli sono già belli tosti quando si arriva alla bocca. Succede solo se si decide di farne una seconda, e spesso anche in quel caso è già duro… Scusate la digressione, ma così mi conoscete meglio.
    
    Dicevo che glielo presi in bocca e rapidamente si indurì e a me - in bocca - sembrava ...
    ... assolutamente normale, né grosso, né piccolo… giusto, insomma.
    
    Lo tolsi di bocca e lo guardai per bene e allora compresi.
    
    - Lo vedi che è storto? - mi chiese lui - È curvo verso il basso e non svetta dritto verso l’alto come tutti i cazzi normali!
    
    In effetti il suo uccello partiva diritto e poi prendeva una piega verso il basso. Lo si poteva tenere in su, ma di suo - pur essendo durissimo - tendeva verso il basso. Evidentemente era un fatto di forma, non di erezione insufficiente.
    
    - Ma chissenefrega! - gli dissi io e togliendomi la gonna e le mutandine aprii le gambe fasciate dalle calze davanti a lui. - Prendimi, ti prego.
    
    Finalmente mi accontentò e si mise nudo sopra di me. Mi strofinò la cappella contro le labbra della passerina ormai bagnatissima, si strusciò verso il basso e verso l’alto, mi stropicciò il clitoride, mi sembrava di impazzire, e finalmente entrò! Che meravigliosa sensazione di pienezza provai! Mai mi era successo, lo sentivo dentro completamente, mi dava sensazioni sconosciute e mai provate. Insomma si adattava perfettamente alla mia passerina.
    
    Ci facemmo una galoppata meravigliosa, mi prese come nessuno mi aveva mai preso, lo sentivo fare parte di me.
    
    Glielo dissi e lui si schermì:
    
    - Ma se gli amici mi hanno sempre detto che il mio uccello faceva schifo e che a nessuna donna sarebbe mai piaciuto.
    
    - E tu gli hai dato retta? E le donne? Non mi dirai che sono la prima donna che porti a letto?
    
    - No, di solito non mi dicevano nulla, ...