1. La cliente della pausa pranzo – parte II caffè e i


    Data: 02/04/2024, Categorie: Tabù Maturo Autore: highheels899, Fonte: xHamster

    ... allontanò muovendo a ritmo dei suoi tacchi il sedere come fosse un’onda sul mare, con un’eleganza infinita.
    
    “Chiedo scusa, ho avuto difficolta a liberarmi” mi disse. Io, ormai più che brilla risposi ” non preoccuparti ragazzo, hai proprio una bellissima mamma”. Effettivamente era così, nonostante il suo sprezzo e sguardo di sfida nei miei confronti ero rimasta affascinata da quella donna, tanto da informarmi tra un discorso e l’altro di dove avesse esattamente la sua attività. La chiacchierata fu piacevole, mi sembrò di tornare ragazza per un ora abbondante. Al momento dei saluti, ormai in confidenza con ragazzo che per tutto il tempo anche se non mostrava timidezza aveva passato il suo sguardo dai miei piedi ai miei seni, lo invitai per un aperitivo una sera di quelle. Lui mi rispose che era fidanzato (cosa intendeva dire? ) e che raramente riusciva a liberarsi, ma il martedì seguente la fidanzata sarebbe partita per 2 giorni con la sorella all’estero e che quindi se per me andava bene sarebbe stato disponibile ...
    ... molto volentieri.
    
    Dopo esserci dati appuntamento lo salutai con una carezza, non riuscivo ad andare oltre, forse per via di un’improvvisa timidezza. Lui tornò in negozio ed io ripresi con la mia bicicletta la via dell’ufficio. Al mio rientro trovai Evelin, la mia compagna di trasgressioni. Con le mi raccontavo tutto ma decisi di tenere segreti gli eventi di quel giorno. Notò subito che ero strana e girata la chiave della porta dell’ufficio mi propose un massaggino alle spalle col suo nuovo olio esotico. Mi feci trasportare in quel libo di piacere che racchiudevano le sue mani e in breve ci trovammo a 69 a leccarci i piedi ancora vestiti di tacchi e zeppe, sdraiate sulla scrivania. Mi sentivo grondare di liquido vaginale e chiedi ad Evelin di penetrarmi con tre dita fino a farmi schizzare, bagnando tutti i suoi documenti. “Monica ma che hai stai attenta!” ma non la sentivo, dopo il mio orgasmo ebbi bisogno di qualche istante prima di riconnettere la mente e distogliere il pensiero dal giovane e dalla sua bella mamma 
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