MARTA (par. 4) Ancora un’ultima volta
Data: 31/03/2024,
Categorie:
Trans
Autore: paco, Fonte: RaccontiMilu
Durante uno dei nostri incontri a tre, dopo 2 ore di sesso sfrenato stesi sul letto, io al centro pancia e cazzo all’aria e le mie due donne (Marta per me era una donna a tutti gli effetti) con la testa appoggiata sul mio petto, una sigaretta accesa in tre (condividevamo tutto), Marta ci dice che ci deve parlare. Ha conosciuto in chat un trans brasiliano che l’ha invitata a stare lì con lei. L’idea del Brasile l’attirava, poter vivere il suo essere liberamente, no che qui in Italia non lo facesse, però lì non doveva far fronte a pregiudizi bigotti. Le dispiaceva lasciarci, ma ci rassicurò dicendoci che staremo stati sempre nel suo cuore, e poi io e Lucia avevamo raggiunto un’intesa sessuale da far paura alle più attive macchine del sesso sfrenato.
Il giorno della partenza arrivò, Marta si presentò all’aeroporto con la sua borsa da viaggio, un bacio appassionato diede ad entrambi (tra gli occhi stupiti e indignati dei passanti) un ultimo saluto con un sorriso appena accennato per nascondere quella lacrimuccia che stava per scendere e “Addio amori miei”.
Quel giorno stetti tutto il tempo con Lucia, che non fece altro che piangere, la consolai al meglio, ma non aveva voglia neppure di fare sesso, la capivo benissimo. L’accompagnai a casa e la sera la contattai in chat, si era ripresa abbastanza.
Marta mancava ad entrambi, non c’era momento in cui non ricordassimo i nostri momenti con lei, soprattutto mentre facevamo sesso. Un giorno, dopo aver bevuto un bel vinello dei ...
... castelli confessai a Lucia che la cosa che mi mancava di più di Marta era il suo sesso. Da quando era partita non l’avevo più preso dietro, non avevo più provato il sapore di sperma se non il mio baciando Lucia dopo qualcuno dei suoi pompini, insomma, mi mancava tanto il cazzo, ma non uno qualunque, bensì quello di Marta, quello che mi aveva rotto il culo, l’unico che avessi mai provato.
Detto ciò vidi un po’ di tristezza sul volto di Lucia… “mi dispiace non poterti accontentare” e allora per tirarla su la trombai avanti, dietro e nella sua boccuccia, proprio come le piaceva, venendole sulle tette e spalmandola del mio sperma su tutto il corpo, dopo di che la accompagnai a letto e si addormento senza lavarsi per sentire il mio odore tutta la notte, cosa che la eccitava più di tutte.
Per una settimana non mi vidi con Lucia, poi una sera mi chiama e mi dice che ha una sorpresa per me. Vado da lei (ormai si era trasferita dove abitava Marta) e trovo la vasca idromassaggio preparata proprio come la mia prima volta con Marta. Mi dice di entrare in vasca e chiudere gli occhi senza sbirciare. Entra lei, la sento trafficare, poi sale nella vasca dietro di me. Dietro la schiena sento come un grosso cazzo che piano piano si fa sempre più duro, poi Lucia comincia a baciarmi dietro al collo sussurrandomi di non dire niente. Che strano quello che mi sembrava un grosso fallo comincia a strofinarlo sul mio culo e come se nulla fosse mi muovo agevolandone l’entrata. Mi piego in avanti ...