1. Papà


    Data: 30/03/2024, Categorie: Etero Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... offendo se ti ecciti con me… ti voglio bene –
    
    Fabrizio.
    
    Ecco, l’abbiamo fatto. Che bello fare l’amore con lei, e vederla con la bocca piena e la faccia sporca mi ha fatto eccitare come un toro. Sono anche riuscito a trattenermi, a non parlare nemmeno quando mi ha detto di sborrarle dentro, di riempirla tutta. Però non è stato come le altre volte, mi sembrava delusa. Beh, io il mio dovere l’ho fatto, sicuramente si è resa conto che non sto andando con nessuna.
    
    Ettore:
    
    Ma porca puttana, adesso mi si mette a raccontare i particolari, quello che le piace. Vuoi vedere che tra poco mi toccherà correre in bagno a masturbarmi come un ragazzino? Puttana miseria, fammelo aggiustare che così mi dà fastidio. E poi guarda come si è vestita: canottierina, gonna leggera e corta. Che bella figa che sei Elisa, se io fossi mio figlio… No Ettore, fermati, non ci pensare nemmeno. Devi trovare il modo di farla smettere… E ora che fa? Cazzo, se ne è accorta? Che ha detto? Che non si offende se… e perché adesso mi abbraccia, mi stringe? Come sarebbe a dire che mi vuole bene? No. fermati Elisa, fer…..
    
    Elisa:
    
    Ah ah ah, vedere Ettore arrossire per quello che gli sto raccontando è uno spettacolo impagabile. Il “vecchietto” si sta arrapando. Che poi tanto vecchietto non è, gli si darebbero diversi anni di meno. Cazzo, ha messo la mano in tasca… se lo sta spostando e la stoffa così tesa… si vede tutto… Oddio quant’è rosso in viso, non è che si sente male, nemmeno mi risponde e… ah no, è ...
    ... sbottato, ha ammesso… che dolce, come si fa a non volergli bene e… CAZZO! Ho sbagliato… non dovevo abbracciarlo e dirgli che gli voglio bene. Cioè, sì, dirglielo è ok ma abbracciarlo… Mi è venuto istintivo e ora… ora mi sento una sbarra che mi spinge sopra la micina. Che faccio? Però è tanto bello stare così tra le sue braccia forti, sentire il calore del suo corpo contro il mio… e il suo uccello duro che preme, preme… Accidenti Elisa, che cazzo stai facendo? Non puoi strusciarti così su tuo suocero… mmmhhhh, mi è venuta voglia… –
    
    – Elisa…? –
    
    – …sì papà? –
    
    – Elisa… che stiamo facendo? –
    
    – Non lo so papà… ma non voglio smettere –
    
    – Elisa… –
    
    – Puoi baciarmi se vuoi –
    
    Ettore:
    
    Non ce la faccio. Maledizione a me, non riesco a staccarmi da lei, e adesso mi si sta strofinando addosso, rischio di godere nelle mutande come un pirla. Ma è troppo bello tenerla così… mmmhhh che culo sodo che ha… Smettila Ettore, non puoi toccarla così, come se te la volessi scopare… Ma io voglio scoparmela, accidenti a me… NO, devo fermarmi… fermarla… Oddio che tentazione le sue labbra così vicine, mi basterebbe… e anche lei… ha detto che posso… –
    
    Elisa:
    
    Le sue mani calde sul mio culo, che mi sollevano la gonna, mi accarezzano… mmmmhhhh non voglio smettere. Devo ma non voglio smettere, mi sto bagnando e… aaaahhhhh, Dio com’è buona la sua lingua, com’è agile, invadente. Le sue labbra sono forti, avide…. Io non…
    
    A un esterno la scena sembrerebbe come un film in pellicola a ...
«12...456...»