20 anni di meno (parte 2)
Data: 28/03/2024,
Categorie:
Etero
Autore: KRL75, Fonte: Annunci69
Dopo la prima sera la mia frequentazione con Giulia continuò. Mi piaceva molto stare con lei, lo devo ammettere. Era sempre entusiasta ed allegra di ogni cosa che facevamo e poi scopavamo alla grande. Io cercavo di non farmi coinvolgere troppo, avevo paura che la cosa prendesse una piega difficile da gestire.
Mi aveva raccontato dei suoi amici, dei suoi studi e anche di questo ragazzo con cui stava. Avevamo due vite diversissime ovviamente, ma pur rendendocene conto continuavamo a passare del tempo insieme non appena ci fosse la possibilità e, ovviamente, a scopare.
Una sera ci eravamo sentiti via messaggio. Lei stava andando ad una festa con il suo fidanzato e i suoi amici. Io stavo raggiungendo degli amici all’inaugurazione di una mostra di fotografia.
Ogni tanto ci scambiavamo qualche messaggio. Mi era venuta voglia di vederla, ma lei sembrava bloccata. Mentre ero fuori per una sigaretta mi arrivò una sua telefonata. Anche lei era uscita di soppiatto e aveva deciso di telefonarmi perché la serata non le piaceva e si stava annoiando.
Scherzammo un po’al telefono.
“Perché non lasci tutti lì e mi raggiungi?” le chiesi.
“Magari! Avrei una voglia di vederti…”, rispose.
“Mandami un messaggio quando stai andando a casa, magari ti intercetto prima che arrivi”
“Non posso…sono in macchina con Luca…”
Mi stavo già rassegnando quando lei cambiò idea.
“Facciamo così ti mando un messaggio e tu mi raggiungi sotto casa. Poi ti dico come fare”
Acconsentii, ...
... poi ci salutammo e io continuai la mia serata.
Dopo un paio d’ore arrivò il messaggio. Casa sua non era lontana. Salutai i miei amici e mi avviai. Quando arrivai sotto la sua abitazione lei ancora non c’era. Mi accesi una sigaretta e aspettai. A dir la verità mi sentivo un po’ un coglione a stare sotto casa di una ragazzina con 20 anni meno di me che stava tornando a casa col suo ragazzo. Poi però mi dissi che era una cosa che sentivo di voler fare e quindi perché farsi tutti quei problemi?
Dopo circa un quarto d’ora la vidi arrivare. La vidi che chiacchierava e sorrideva al suo ragazzo, prima di salutarlo con un bacio sulle labbra, scendere dall’auto ed entrare nel portone del suo palazzo. Dopo pochi minuti arrivò il messaggio che mi invitava a raggiungerla. Entrai nel portone e la trovai vicino alle scale. Era bellissima, con un vestito corto nero e le scarpe col tacco. Mi abbracciò e mi baciò con grande passione. Io risposi con altrettanto impeto.
Mi prese per mano tirandomi verso di lei.
“Vieni andiamo dove possiamo stare un po’ tranquilli.” Mi lasciai guidare, erano quasi le tre di notte e nel portone ovviamente non c’era nessuno. Prendemmo l’ascensore ed andammo al piano -1. Uscimmo in un corridoio ai lati del quale c’erano le serrande di box di ogni famiglia. Arrivammo di fronte a quello che doveva essere il loro, aprì la serranda elettrica, entrammo e poi la richiuse. Ci trovammo di fronte al Suv megagalattico di suo padre. Subito mi fu addosso.
“Ho una ...