Una storia di lussuria - 2.
Data: 27/03/2024,
Categorie:
Etero
Autore: LustSmallLady, Fonte: Annunci69
Premessa: tutti i personaggi ivi descritti sono di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale.
Chiedo inoltre scusa per i vari errori di battitura che possono essermi sfuggiti.
E infine ringrazio tantissimo chi ha commentato e anche chi ha solo letto, sono contenta abbiate gradito!
Due settimane. Due settimane da quando ho perso la verginità con Severino e il sesso con lui, per me, era diventato una droga.
Avevo anche scoperto il modo per sgattaiolare da lui senza farmi vedere dagli occhi indiscreti dei vicini: abitavamo entrambi a pian terreno, bastava uscire dalla finestra ed entrare in casa sua, e il gioco era fatto. In fondo le finestre delle nostre camere davano su un campo coltivato a mais, nessuno mi avrebbe visto.
Per mia fortuna quell'estate non fui obbligata dai miei a seguirli in villeggiatura, quindi avevo davanti a me un mese intero per stare con lui. Già dal primo giorno di libertà andai da lui, e facemmo sesso per tutto il pomeriggio. Una cosa che adoravo fare, una volta venuti entrambi, era poggiare la testa al suo addome e giocherellare col suo pene guardando la tv, sdraiati a letto. Lo accarezzavo, lo baciavo e lo leccavo anche per ore, in attesa che tornasse marmo, e puntualmente accadeva.
Ricordo bene il nostro terzo giorno insieme. Passato interamente sotto le lenzuola. Ero intenta a baciargli la cappella mentre lui mi accarezzava i fianchi, per poi scendere sulle chiappe. Le impastava, le stringeva. ...
... Finché non si inumidí le dita e iniziò a titillarmi l'ano con leggeri tocchi circolari. Lo lasciai fare, quel tocco mi dava i brividi.
Continuava con il movimento, finché lentamente non inserí un dito, e capii: era giunto il momento di sverginarmi anche il culo; lo guardai vogliosa.
Capendo il mio sguardo d'assenso, il suo cazzo iniziò a divenire barzotto. Lo leccai con cura per tutta la lunghezza, succhiai la cappella ed inifine lo presi in bocca. Gli feci un pompino con i fiocchi, e lo resi duro. Lui nel frattempo continuava a prepararmi il culo con un dito. Per poi aggiungervi un secondo. Al secondo dito feci una smorfia di dolore: non sembrava particolarmente piacevole.
"Stai tranquilla Giadina. Ti piacerà, fa male solo la prima volta. Dai, mettiti a pecora"
Obbedii, anche se ero un po' nervosa.
Severino si mise dietro di me, si infilò un preservativo ed iniziò poi a massaggiarmi la schiena, la baciò e la leccò. Mi mise a mio agio, aiutandomi a rilassarmi. Arrivò ai glutei, li mordicchiò e li separò x arrivare al mio buchetto. Iniziò col leccarmi la figa, lappando come un gatto col latte. Poi salí, fino al culo, ed iniziò a leccarlo, cercando di penetrare con la lingua.
"O-oddio" gemetti. Era una sensazione strana ma eccitante. Eccitazione che crebbe e si mischiò alla paura quando sentii la cappella strusciare tra le chiappe. Tremai lievemente.
"Stai tranquilla. Sarò delicato" disse Severino, sputando sul cazzo per inumidirlo e puntandolo sul buco. ...