Nicola, il più carino - capitolo 3
Data: 27/03/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... ora avete finito la scuola, non è vero?”
“Sì, ma io conosco molti ragazzi, e non tutti sono favorevoli ai gay.” La sua faccia diventò scura mentre aggiungeva: “Alcuni dei ragazzi dicono che loro ucciderebbero ogni fottuto ‘culo’ che attraversi la loro strada. Queste sono le loro parole.”
Respirai a fondo, sospirai frustrato. Ero sempre stupito quando sentivo che nella società odierna ci fossero essere persone così retrograde. “Sì, qualche volta le cose possono essere difficili per ragazzi come noi.”
“Ragazzi come?” Nic ed io ci girammo alla voce di Robbie. Lui stava nella porta della cucina a braccia aperte, avvolto in un asciugamano. Il suo torace, notai, era ben muscoloso e definito come quello di Nic ed i capelli neri e bagnati pendevano quasi raggiungendo la punta del suo naso. Sotto l'asciugamano, le sue lunghe gambe erano coperte di peli scuri e teneva un piede sopra l’altro.
Gettai uno sguardo verso Nic mentre cercavo di pensare ad una risposta, ma lui arrivò prima. “Giocatori di pallavolo.” Disse tranquillamente: “Tu, io e Gianni giochiamo a pallavolo. Non tutti capiscono le complessità del gioco. Loro preferirebbero usare i piedi per colpire una palla.”
“Ma immagino che comunque userebbero le mani per le più piccole!” E Robbie portò una mano a livello dell’inguine e la mosse. Dannazione questo ragazzo è veramente buono, pensai, mentre morivo per le risate.
“Ora la doccia è libera, Nic.” Disse quando le risate si spensero.
“Sì, ne ho bisogno. ...
... Intrattieni Gianni per me, ok? Non ci metterò molto.”
“Sarà meglio!” Dissi indicando tutti i pacchetti di cibo che c’erano in giro. “Non vorrei sistemare tutta questa roba da solo!” Lui mi guardò e sbatté le ciglia, poi sorrise prima di andarsene.
Robbie mi si avvicinò, prese dei pacchetti, si girò e li posò sul mobile chinandosi in avanti, appoggiando poi le braccia alle gambe. Devo ammettere che mi eccitò un po’. Dopo tutto era bello come Nicola ed ora era a pochi centimetri da me avvolto solamente in un asciugamano bianco. ‘Resisti’ mi dissi. Tentare con il miglior amico del mio innamorato non era probabilmente la più brillante delle idee.
Mi schiarii la mente, poi mi concentrai sul da farsi. “Qualche idea di dove possa mettere questi?” Chiesi indicando le borse. Lui indicò pigramente con un dito un armadio a muro sull'altro lato della cucina. “Bene.” Attraversai la cucina, mi piegai ed aprii l’armadio che aveva indicato e trovai delle grandi ciotole di plastica marroni che potevano sembrare di legno. Le presi e stavo per alzarmi quando lui improvvisamente chiese: “Così tu sei gay?”
Tentai di rimanere più calmo che potevo, ma avevo il cuore in gola. Mi girai con un'espressione che sperai neutra: “Perché l’hai chiesto?” Risposi con sufficienza appoggiando le ciotole.
Attraverso il ciuffo di capelli bagnati che pendevano sul suo sopracciglio, vidi i suoi occhi blu ghiaccio fissarmi con una serietà mortale ed improvvisamente compresi che lui già sapeva la risposta ...