1. Da collega irreprensibile ad amante perfetta..e forse anche di più


    Data: 27/03/2024, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Etero Autore: zelica, Fonte: RaccontiMilu

    ... sulla punta del cazzo, caldo e liquido…. una sensazione pazzesca, avevo i brividi lungo la schiena. Era la sua bocca che aveva avvolto il mio pene sulla punta e piano piano scendeva fino a toccarne la base, ingoiandolo tutto. Volevo vedere, volevo vederla mentre mi succhiava il cazzo, la imploravo di togliermi la benda, stavo impazzendo. Lei continuava, con la lingua mi bagnava tutta l’asta per la lunghezza mentre le dita accarezzavano da sotto i testicoli. era tremendo, era incredibile. Aveva una cura e un trasporto incredibile, lo leccava come fosse un gelato, lo gustava come fosse il suo gusto preferito. Mi tolse la benda sugli occhi, voleva che io vedessi. Voleva farsi vedere quale donna assetata di sesso e passione ra, voleva farsi vedere come una padrona che aveva in mano lo scettro del potere. Succhiava e leccava lungo l’asta e i suoi occhi cercavano i miei, dovevo vedere come lo ingoiava tutto, come mi avrebbe fatto impazzire. Voleva quello, voleva farmi impazzire e per poco non ci riusciva, Stavo per venire ma lei non voleva, se ne accorse e smise. A quel punto si mise in ginocchio e puntò la punta del mio cazzo all’ingresso della sua vagina matida di umori. Si calò piano piano su quel palo di carne che entrava in lei, allargando le pareti della vagina a dismisura. Ad un certo punto si fermò e capii il perchè. Avevo raggiunto il fondo, avevo toccato l’utero….. ma questo la fece impazzire, quindi fece un profondo respiro e con una mossa fulminea si abbassò di scatto ...
    ... facendolo entrare tutto. Per quanto entrò mi fece male la punta del pene e lei, proprio in quel momento fu scossa da scariche elettriche, convulsioni, buottò la testa all’indietro e venne mordendosi il labbro fino a sanguinare. Un getto di umori colpì la mia pancia, era venuta…. Rimasi così, in lei, per un tempo indefinito, stranamente il mio cazzo ancora manteneva l’erezione, lei si accasciò sul mio petto, la sentivo respirare affannosamente.. Recuperando le forze si tirò su, scese dal trono facendo uscire il mio pene bagnato ancora duro, mi tolse le manette, si sdraiò sul lettino. Io in piedi le avvicinai il mio pene alla bocca, era stupenda, mi guardò e mi disse: “ora è il turno tuo”. Avvicinai il pene alla sua bocca che lo accolse subito fino in gola, le sue labbra lo circondarono, inziai ad entrare e uscire, presi il telefono e immortalai il momento. Era stupenda, il mio cazzo in bocca, se lo stava gustando, voleva farmi godere. In quel momento pensai che qualche mese prima mi diceva che non aveva rapporti da anni, che non si ricordava l’ultima volta che era stata accarezzata ed ora… era lì, sdraiata, che succhiava il mio cazzo con una voracità incredibile ed aveva goduto come una ninfomane assatanata. Non resistevo più, la sua mano sui testicoli, le presi la testa e la spinsi fino a far affondare il suo naso tra i miei peli, e venni urlando il suo nome:” ingoia Maya, ingoia il mio seme, è tutto per te!”. Non ne perse neanche una goccia, chiuse gli occhi e si rilassò. Era ...