1. Da collega irreprensibile ad amante perfetta..e forse anche di più


    Data: 27/03/2024, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Etero Autore: zelica, Fonte: RaccontiMilu

    ... pene era già durissimo, anche perchè non sapevo veramente dove saremmo arrivati… a quale limite ci saremmo spinti. Arrivò con il suo vestitino leggero con le bretelline, il tacco immancabile, i capelli sulle spalle ed una valigetta oltre alla borsa. Aveva sempre lo sguardo basso, un pò si vergognava ma ad un certo punto.. si trasformò. Mi disse di spogliarmi nudo e di stendermi sul famoso lettino dove la settimana prima si era stesa lei. Mi spogliai, faceva freddo, i riscaldamenti condominiali ancora non erano partiti. Avevo i capezzoli dritti, mi sono sdraiato, ero eccitato ed emozionato. Era la prima volta che mi trovavo in quella situazione, era la prima volta che una donna mi diceva dove stendermi e di aspettarla nuda con gli occhi chiusi. Lei andò in bagno e poco dopo tornò nella stanza. Avevo gli occhi chiusi e pochi secondi prima che mi mettesse la benda sugli occhi riuscii a vedere uno spettacolo indescrivibile. Lei era “vestita” solo con una tuta nera a rete dal quale spuntavano dritti lunghi e duri i capezzoli e si intravedeva il sesso depilato. Ai piedi il solito sandalo con il tacco. Poi il buio. Sapevo le prossime mosse che ripercorse quelle della settimana prima. Prima la benda sugli occhi, poi pancia in sotto con le braccia protese in avanti, il tintinnio delle manette che si chiudevano sui miei polsi. Era la prima volta che provavo una cosa del genere, mai stato legato, mai stato inerme. Ma lei voleva così e voleva superare i nostri limiti. Si mise a ...
    ... cavalcioni sul mio culo, sentivo il suo sesso bagnato sulla mia pelle, era bollente e colava umori che scendevano lungo i miei fianchi. le sue mani iniziarono a massaggiare le mie spalle con l’olio freddo, passavano sul collo e in mezzo alle scapole, prima lentamente, facendomi sentire le unghie e poi più energicamente. Mi piaceva, mi stavo rilassando… ma lei non voleva questo. Scese sui glutei, prese altro olio e facendo movimenti circolari passava con due dita sul mio ano, accarezzandolo mandandomi delle scosse direttamente al cervello. Come sentivo la punta delle dita chiudevo subito i glutei serrandoli. Proseguiva quel massaggio, molto accurato, mi piaceva, non ero abituato, mi stavo eccitando di nuovo, il pene si induriva e andava a sbattere contro il lettino facendomi male, muovevo un pò il bacino per trovare una posizione mentre Maya con le dita mi toccava i testicoli da dietro e accarezzava con le unghie l’interno coscia. Stavo impazzendo mentre lei scendeva sulle gambe, la sua fica scorreva sulla mia coscia e sul ginocchio lasciando una stria di umori, mentre massaggiava la sentivo mugolare… anche lei era al limite, il suo sesso voleva essere riempito. Ad un certo punto mi fece girare e come una molla il mio cazzo svettava dritto tra le mie gambe. Non lo potevo vedere ma lo sentivo duro come la pietra, talmente duro che mi faceva male. Li iniziò a massaggiare i pettorali, pizzicarmi i capezzoli e intanto scendeva… con le unghie fino a quando…. Ho sentito un calore infernale ...