Diario di Hélène - Il tagliando
Data: 25/03/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: EroticiRacconti
... tirava su la cerniera dei pantaloni aggiustandosi la cintura dinanzi al cofano della vettura, tutta pulita e sistemata. “Ma non vede scusi… io… io non ho con me …il portafogli…”, rispose Hélène non riuscendo a nascondere il proprio imbarazzo; aveva il solo abitino a fiori indosso, e tutto il corpo bagnato e molle che trasudava calore. “L’accompagno molto volentieri su a prenderlo…” la zittì subito lui, gettando via la sigaretta e non curandosi affatto del mozzicone spento: il pavimento della piccola rimessa era piuttosto sporco d’altro.
Si ritrovarono assieme nell’ascensore, con Maurice che adesso la scrutava in modo veramente imbarazzante; la paffutella giornalista non s’aspettava di dover persino pagare il conto, dopo essersi donata a lui in quella maniera. In cuor suo, s’era già completamente pentita di quanto aveva appena fatto: Samir non l’avrebbe certamente perdonata.
Aprì la porta dell’appartamento con le chiavi che aveva tenute infilate nei propri calzari per tutto quanto il tempo; dovette piegarsi in avanti per prenderle e provò in quell’istante un nuovo ed indicibile senso di vergogna: quando poi furono dentro l’appartamento vuoto, Hélène si ricordò di aver lasciato il suo portafogli in bagno, nell’istante in cui s’era precedentemente recata lì per cambiarsi.
Maurice la seguiva in giro per la casa, e la paffutella giornalista non si rese affatto conto che egli era ancora, nuovamente ed assai vistosamente, eretto dentro ai suoi pantaloni; la seguiva a ...
... debita distanza, finché non mise il naso dentro al piccolo bagno, vedendo che Hélène era in piedi nei pressi della lavatrice e rovistava dentro alla propria borsetta.
La paffutella giornalista era ignara di quanto quegli avesse intenzione di farle; prese finalmente il portafogli cercando il denaro per pagare il lavoro come richiesto.
Quegli la strinse per un braccio facendo in modo che il denaro le cadesse di mano, assieme al portafogli e a tutta la borsetta rovesciata; “…ma …ma cosa fa?” riuscì a malapena a reagire Hélène, decisamente spaventata per quella mossa del tutto inattesa. “Si abbassi… lì dentro… dentro con la testa!”.
“…ma …è impazzito …cosa” balbettò lei.
“Si abbassi… con la testa!” le disse lui spingendola con assai poco garbo verso la lavatrice; la paffutella giornalista provò incredula ad assecondarlo, ed abbassò le spalle, senza comprendere fino in fondo quali intenzioni egli avesse. Infilò a fatica la testa dentro l’oblò dell’elettrodomestico, coi capelli del tutto scomposti e sudati, restando con tutto il resto del corpo sospesa, in posizione penosamente china.
“Forza con questo culo …dentro!” insistette, spingendola con tutta la mano aperta sul retro della gonna, senza davvero alcun rispetto per lei: l’aveva finalmente costretta con tutto il busto dentro alla lavatrice; ed il sedere che le usciva di fuori, completamente fasciato nel tessuto a fiori del suo vestitino.
“…cosa vuole farmi …la prego non lo faccia …non così…” ululò Hélène infilata ...