Guardia del corpo
Data: 23/03/2024,
Categorie:
Lesbo
Sensazioni
Autore: Adele, Fonte: RaccontiMilu
... trascorro tutto il tempo con Hanna, la seguo quando va nel suo studio legale, in tribunale quando ha qualche udienza dei processi di cui si occupa, negli eventi a cui è costretta ad andare, con il marito, per le visite istituzionali, nelle riunioni di famiglia con i figli e i genitori. Ormai abbiamo imparato a muoverci, lei obbedisce a tutto quello che le dico, in ogni caso il mio è un lavoro, il mio compito è proteggerla, conosco tutte le tecniche e i movimenti da fare, per ridurre i rischi di un aggressione. Ma lei ha il suo carattere un po’ ribelle, non tollera pensare di poter correre qualche rischio, spesso mi prende in giro, vorrebbe fare di testa sua, ogni tanto trasgredisce, e mi fa molto arrabbiare. Mi ripete sempre, ma chi vuoi che mi voglia fare del male, ho scelto te per avere vicino la donna che amo, non una rompiscatole paranoica che vede attentatori in ogni luogo. Hanna è stata invitata ad un inaugurazione di una mostra, di un fotografo molto famoso, fa reportage da paesi in guerra, luoghi remoti dove l’equilibrio ambientale è messo in pericolo dai cambiamenti climatici, lavora per tutte le più importanti riviste del paese. Sono stati compagni di università, per cui lei è un invitata speciale,saremo sotto ai riflettori, la situazione che ogni volta mi dà più apprensione, che ritengo molto pericolosa. Quando la vede abbandona il cerchio di persone con cui conversa, e il loro incontro è davvero quello di due vecchi amici, si abbracciano e si baciano, forse ...
... hanno vissuto insieme qualcosa che è più di un amicizia. Poi mi prende per un braccio e ci presenta, Karl, questa è Marina, la donna di cui ti avevo parlato, ma che ora è qui in veste di guardia del corpo. Lui, dopo avermi abbracciata e baciata sulle guancie, si complimenta, anche per il lavoro pericoloso, e per un po’ di invidia che prova, mi strizza un occhio, hai rubato il cuore di Hanna, nessuno c’era mai riuscito. Iniziamo il giro, con Karl che fa da Cicerone. Rivedo molte scene che fanno parte ancora adesso dei miei incubi più nascosti, ragazzi a pezzi saltati su delle mine, gente che si aggira allucinata tra il fumo e la polvere dopo un esplosione. Forse non ero preparata, inizio a pensare troppo a quel periodo della mia vita, mi accorgo di aver perso la concentrazione, cerco di osservare le persone, una sorta di ansia si è impadronita di me, ritrovo quella sensazione di pericolo che vivevo, durante quelle missioni. Poi improvvisamente li vedo. Karl e Hanna camminano davanti a me, lui la tiene sotto braccetto, parlano fitto, forse lui le racconta le sue avventure, loro stanno venendo verso di noi, dal centro della grande sala. Sono due arabi, giovani, vestiti all’occidentale, quello che cammina avanti ha uno zainetto, l’altro da dietro lesto tira fuori un automatica, di grosso calibro e mira verso di noi. Con l’allarme interno che già suonava con un balzo mi frappongo tra Hanna e Karl ed estraggo la Glock già pronta all’uso. Ma quello ha già iniziato a sparare, il primo ...