1. Una deliziosa serata di Primavera.


    Data: 20/03/2024, Categorie: Masturbazione Maturo Voyeur Autore: maurovali, Fonte: xHamster

    ... brivido credo, perché lui si tolse il pullover e te lo mise sulle spalle, traendoti a se e circondandoti con un braccio, per riscaldarti, naturalmente.
    
    Ormai ero abbastanza avanti e voltandomi ancora vidi quello che tanto speravo: stavate baciandovi sulla bocca. Avvinti. Lui abbassato verso di te e ti in punta di piedi verso di lui.
    
    Poi guardaste dove pensavate che io fossi, ma non mi vedeste, un pò per il buio e un pò perché mi ero accucciato dietro un patino sulla riva per spiarvi meglio.
    
    Allora vi guardaste e poi di corsa vi dirigeste verso la pineta. Lui ti tirava tenedoti per mano e tu gli correvi dietro inciampando. Scompariste fra la vegetazione e i pini.
    
    Mamma mia che emozione!
    
    Non credevo potesse succedere che tu tu lasciassi andare subito così. Ma avevo lavorato bene: per molti giorni non ti avevo fatto godere durante i rapporti sessuali. Ti lasciavo sempre a metà . E quando tu una notte mi sussurrasti che avevi tanta ma tanta voglia di cazzo capii che eri pronta.
    
    Ora, correvi dietro un uomo che ti trascinava in pineta e sono sicuro che eri bagnata fin lungo le cosce, come ti succede quando vai in calore.
    
    Pratico della pineta, in un baleno la raggiunsi e ci entrai, e senza far troppo rumore vi cercai. Bastò poco per trovarvi, orientandomi nel buio coi tuoi gemiti.
    
    La scena per poco non mi fulminò: dietro un grande cespuglio, ai piedi di un pino, in un piccolo spiazzo tu eri a pecorina, inginocchiata sul suo golf, con le mutande calate e il ...
    ... culo bianco spinto in alto. La sottana arrotolata sui lombi. Lui aveva i calzoni calati alle caviglie e ti trombava con forti colpi decisi. Forse lui percepì la mia presenza ma seguitò a trombarti con furia bestiale, facendoti gemere forte e smaniare in maniera oscena, tanta era la tua voglia di cazzo. Ebbi subito l'erezione, malgrado che già da tempo una certa difficoltà erettiva mi preoccupasse e mi obbligò a estrarre il pene, masturbandolo furiosamente. Ora la vista si era adatatta al buio e non riuscivo a distrarre la vista dai vostri corpi scomposti. E quel cazzo! Walter aveva un palo se confrontato ai miei quindici centimentri. Ma non ne ero invidioso, no! Ero affascinato da quel randello che affondava su e giù dentro di te. Lo ammiravo. Ero felice che ti desse così tanto piacere. Ero arrapato come solo i veri cornuti sanno esserlo quando la loro moglie viene montata dal bull. Presi com'eravate dalla furiosa libidine che vi isolava da tutto e tutti non pensaste neppure per un attimo a me.
    
    E lo volesti dentro fino in fondo perché ti sentivo incitarlo con voce roca. Fino a che lui non ebbe l'orgasmo dentro di te. E quando sentisti il suo affondo e il suo ruggito soffocato, con una serie di gemiti e digrignare di denti, venisti anche tu... E anche io venni con qualche schizzetto che cadde sul fogliame. Oscena a culo all'aria, lo trattenesti dentro finché i tuoi e i suoi sussulti non cessarono. Quando lo estrasse tu scoreggiasti dalla vagina; scoppiaste in una risata, ...