Intimità 2
Data: 19/03/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Bollentispiriti, Fonte: RaccontiMilu
... dietro. “Ha un bel culo, però!” ‘“ annotò l’ennesima constatazione da quando l’aveva conosciuta, prima di rimettersi al lavoro.
Non era l’unica, d’altronde, ad esprimere quel giudizio. Anche al Capo sembrava non essere indifferente. L’apprezzava. Apprezzava le sue doti perché era un ragazza sveglia, preparata, pronta a imparare e piena di inventiva e iniziativa. E poi… aveva un culo da sballo che glielo faceva rizzare in piedi a solo soffermarsi a guardarla. E… vestiva bene, con molto gusto. Uomini! Sempre pronti a farsi traviare da un corpo femminile. Ecco perché lui cercava di non venire coinvolto sentimentalmente. In ufficio è bene mantenere le distanze per concentrarsi sul lavoro. Era il suo motto. Sapeva che era sposata; aveva anche conosciuto il marito. Gianfranco voleva restare una persona seria, ligia al dovere e… costumato.
Nanà entrò nella stanza con uno smagliante sorriso: “Buongiorno! – e aggiunse – “Ho portato la relazione sull’azienda che ci ha commissionato la campagna di vendita per la pasta alimentare.” “Ciao Nanà! Accomodati.” rispose il Capo con un sorriso sussiegoso, era sempre così di primo mattino – “Vediamo subito…”. Cercò di non guardarla, ma l’aveva osservata benissimo mentre chiudeva la porta, girandosi di tre quarti, e aveva sentito qualcosa che s’agitava lì, in fondo alle mutande. Ma era bene farsi passare i bollori.
Il briefing fu proficuo e passarono tutto all’art-director, Gianni Filograno, per la parte visuale, grafica e fotografica ...
... del progetto. “Sei stata stupenda!” ‘“ le confermò il Capo ‘“ “Mi raccomando segui Gianni. A volte è troppo estroso. Ora andiamo a prendere qualcosa al bar?”. Erano le dodici ed un break ci voleva. Chiamò all’interfonico e avvisò la segretaria: “Marisa, se mi vuoi sono al bar. Passami le comunicazioni al cellulare aziendale.”. “Va bene!” rispose accondiscendente l’interpellata. “A proposito, Nanà viene con me.”. “OK!” si sentiva che aveva deglutito male; rivelava un certo indefinito risentimento verso Nanà, forse per istinto femminile, contro una potenziale concorrente.
4. (sostituisce il 6 originale)
Uscirono dalla porta che dava sul corridoio secondario, dove non c’erano affacci degli uffici; portava direttamente all’ascensore che usavano i dirigenti. Il Capo le mise una mano sulla spalla e la pilotò verso la direzione che lei conosceva benissimo. “Come va con tuo marito?” chiese con innocente bonomia. “Bene. Come al solito…” non precisò altro, con una certa indifferenza. Erano fatti suoi. Il corridoio era così isolato perché nessuno aveva l’utilità di accedervi. Le piaceva quel gesto di Gianfranco così protettivo, con la mano sulla spalla.
Stava tranquilla: il gesto di tenera amicizia espresso da Gianfranco restava tra loro e le faceva molto piacere. Al contrario, non poteva sapere se qualcuno fosse già nell’ascensore e, mentre arrivava al piano e stava per aprirsi, si sfilò dalla mano che le poggiava sulla spalla avanzando di un passo, in modo da entrare subito ...