Il tuo bollore mi frastorna
Data: 18/03/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Io arrivo al locale con qualche minuto di ritardo rispetto all’ora che avevamo concordato, ti vedo accomodata a un tavolo libero apparecchiato per una persona, mentre ti stai godendo il delizioso refrigerio della serata estiva. In quell’occasione io mi giro verso l’uomo che mi sta accanto, mio marito per la precisione e gl’indico dove mi piacerebbe accomodarmi:
‘Sediamoci di là in fondo, va bene per te?’.
Per lui è indifferente, mi lascia comodamente scegliere, quindi ci dirigiamo verso il tavolo. Lascio che lui mi preceda, in modo che si sieda voltandoti la schiena. Mentre cammino alle sue spalle ti passo accanto sfiorandoti casualmente un ginocchio con la mia gamba nuda. Il vestitino estivo lascia scoperta fino a metà coscia, il tuo sguardo s’alza su di me illuminandosi nel momento esatto in cui guardandomi mi riconosci. Per la prima volta riesco a percepire le note del tuo profumo, e pensare che io e te siamo due perfetti sconosciuti pur sapendo tutto l’uno dell’altra.
Questo è il nostro primo incontro dal vivo, in realtà quello iniziale in cui i nostri occhi possono sfiorarsi scrutandosi anche se da lontano. Di te conosco quello che m’hai raccontato nelle lunghe ore passate insieme nel chattare, perché gradualmente senza fretta ci siamo aperti, in ultimo agevolmente scoperti confessandoci a vicenda, ci siamo confidati sbottonando sennonché i nostri desideri più intimi, le nostre ambizioni più segrete, scoprendo una straordinaria affinità di gusti, ...
... d’interessi e di conoscenze in comune. Anche tu come me non trovi più nella tua compagna quelle emozioni, quella rispondenza di mente e di corpo che le tue fantasie, i tuoi sogni, desiderano ardentemente mettere in pratica. No, non siamo innamorati, perché nessuno dei due vuole mettere in pericolo una relazione creando impicci e instaurando seccature sentimentali, poiché non desideriamo costruire nulla tra noi. In verità cerchiamo soltanto quel calore e quella vitalità che risvegli pungolando sensazioni, idee, sogni, desideri, che ci faccia nuovamente vibrare, sentire vivi, desiderare ed essere desiderati, condividere con un altro, con un’altra pelle, altre mani, le vibrazioni del nostro essere e del nostro corpo, da troppo tempo privo d’un musicista che ne sappia trarre le giuste note. Desideriamo unicamente scoprire se saremo noi fatti l’uno per l’altra, quelli capaci di provocare queste emozioni, le stesse che avevamo ricreato sulla chat e che ci portavano letteralmente all’estasi pur essendo così a distanza.
Io mi siedo in modo tale che tu dal tuo posto possa vedermi spostando un po’ di lato la sedia, nel mentre tiro leggermente su il vestito, accavallo le gambe, poi io e te iniziamo senz’osare troppo un gioco sottinteso di sguardi reciproci. Brevi occhiate, solamente apparentemente indifferenti, tu puoi guardarmi più apertamente e più a lungo, così io mi diverto nel provocarti sollevando ancora un pochino l’orlo dell’abito cambiando di nuovo posizione alle gambe, ...