Mia moglie valeria - dopo i 40 anni - cambiamenti - capitolo 2 - il confronto
Data: 16/03/2024,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Marta-trav, Fonte: Annunci69
... la cena. Ed invece ci ho indovinato.
E’ proprio vero, non si finisce mai di conoscere una persona.
Ed ora, quella persona che credevo di conoscere bene e che ritenevo lontanissima dal mondo nel quale mi sarebbe piaciuto farla entrare, mi stava semplicemente dicendo che lei, in quel mondo, ci era già entrata e ne faceva ampiamente parte.
Ma dovevo saperne di più.
“Cioè, non hai incontrato nessuno? Solo scambio di messaggi?”.
“Certo che non ho incontrato nessuno. Ma per chi mi hai preso?”, mi disse con un tono di voce un po’ troppo alto e quasi arrabbiato.
“Cioè, non proprio solo messaggi”, continuò, però, Valeria.
“Cosa vuoi dire?”, io.
“Voglio dire che sul mio profilo ho pubblicato anche qualche foto di me. E con qualche uomo ho condiviso altre foto. Con qualcuno anche brevi filmati. Dio, quanto mi vergogno di quello che ho fatto!”, disse lei, quasi piagnucolando.
Vergogna? Ah, se lo avessi saputo prima! Se lo avessi scoperto prima!
Iniziavo a realizzare di aver perso già fin troppo tempo nella mia vita di coppia, sessualmente parlando.
Iniziavo a comprendere che Valeria era molto di più di quanto facesse intendere.
Iniziavo a vederla con occhi diversi.
Iniziavo a considerarla sessualmente spregiudicata, proprio come avevo sempre sognato.
Iniziavo ad essere anche un po’ geloso…
“E quel profilo esiste ancora?”, domandai.
“Ma che domanda è?”.
“Esiste o no?”.
Silenzio.
“Valeria, guardami”. Durante la sua confessione mia ...
... moglie aveva tenuto lo sguardo basso, colpevole.
Ha alzato lo sguardo.
“Allora, esiste ancora o no?”, ho insistito.
“Si…esiste”, ha confessato infine.
Bene, bene…mia moglie Valeria era, già cos’era?
Se non fosse stata mia moglie, l’avrei definita, molto semplicemente, una troia.
Ma lei era mia moglie, la madre dei miei figli.
Tuttavia non c’era dubbio sul fatto che fosse anche una troia. La mia troia. Ed a me iniziava a piacere ancora di più.
“Voglio vederlo”, dissi.
“Ma che dici, Stefano?”, rispose.
“Dico semplicemente che voglio vedere il tuo profilo, tutto qua”, continuai io, con voce calma ma con un fuoco di 1.000 gradi di temperatura dentro di me.
“Ma dai, Stefano. Non voglio. Mi vergogno. Domani lo rimuovo”.
“Fammi capire, Valeria. Su quel profilo, molto probabilmente, hai pubblicato foto di te ed, immagino, piuttosto osé e che possono vedere tutti. Hai condiviso filmati altrettanto espliciti e che possono vedere tutti. Ed io, che sono tuo marito e che ti conosco come nessun altro, non posso vederli? Non credi che sia un controsenso? Tutto quello che potrò vedere lo conosco già, non trovi?”, proseguii io, sempre serenamente.
“Si, hai ragione”, mi concesse Valeria. “Ma io mi vergogno tantissimo lo stesso”.
“E non ti vergognavi di farti vedere da perfetti sconosciuti?”.
“Ma loro vedevano solo…alcune parti di me. Nessuno ha mai visto il mio viso. L’anonimato aiuta e protegge in quelle circostanze. Tu sei mio marito, invece. Che ...