Il sottile fascino dell'esibizionismo
Data: 27/08/2018,
Categorie:
Voyeur
Masturbazione
Prime Esperienze
Autore: tentationem, Fonte: xHamster
Mi piace la mattina appena sveglio godere del tepore di una doccia. Mi piace farmi la barba ancora nudo, insaponarmi il viso, radermi, godendo la visione del mio corpo nudo riflessa nello specchio. Senza alcun narcisismo. I miei difetti li vedo. Godo solamente della libertà intima che in quei momenti mi concedo. Mi sento libero, selvaggio, maschio. Mi è sempre piaciuto. Fin da quando ero ragazzo. Un momento tutto mio.
Adesso il tempo è passato. Non sono più un ragazzo. Sono un uomo maturo con la fortuna di avere ancora adesso un fisico asciutto con l'ombra dei muscoli ancora delineata. Non ho mai fatto niente di speciale per il mio corpo. Né creme, né depilazioni, né troppo lavoro di palestra. Anzi. L'ho usato il mio corpo e spesso male....molto male. Eppure, riflesso nello specchio, vedo ancora adesso un uomo che ha la fortuna (così dicono) di essere piacevole alla vista. Fortune.
All'epoca dei fatti, invece, ero un giovanotto dai muscoli scolpiti e dagli appetiti sessuali costanti. Vivevo a Genova in uno di quei palazzoni di periferia, tutti vicini, tutti uguali. Sarei dovuto rimanere in quella città per sei mesi. Mi abituai subito ai ritmi e alle abitudini dei genovesi. Il fascino delle città di mare, le canzoni di De André ritrovate ad ogni angolo. Ed anche a quell'epoca, appena sveglio, mi piaceva spogliarmi, godermi il torpore dell'erezione mattutina, trangugiare un caffè freddo e amaro, godermi una sigaretta affacciato alla finestra che si affacciava sul ...
... panorama grigio ed affascinante di Genova. E poi godermi il momento del rituale della doccia, della barba...con il mio corpo nudo riflesso nello specchio. Piccoli momenti che ti aiutano a partire bene.
Riflessa nello specchio, però, quella mattina, vidi come un'ombra che si muoveva al di là della finestra appena accostata. Continuando a radermi, concentrai lo sguardo nell'apertura. Dal palazzo accanto qualcuno mi stava osservando. Era la figura di una donna che percorreva in su in giù il proprio terrazzo. Forse non stava guardando me. Forse stava soltanto stendendo i panni. Mi sarebbe anche piaciuto che, magari, qualcuno mi spiasse. L'idea mi eccitò. Con un movimento velocissimo feci in modo che la finestra si aprisse un altro po'. Nessuno dall'altra parte. Solo la mia impressione. O forse solo il desiderio di farmi vedere. Che esibizionista del cazzo!!!
Ed invece, appena ripresa l'operazione di rasatura, la donna riapparve sul terrazzo. Fumava. Una tazza di caffè fumante in mano. La vedevo riflessa nello specchio. Feci finta di niente e proseguii a farmi la barba. Sentivo i suoi occhi appiccicati addosso. L'eccitazione aumentò. Provai indifferentemente a concentrare lo sguardo per capire chi fosse. Adesso era ferma, rivolta verso la mia finestra. Non giovane, capelli grigi. Non era certo una possibile preda. Eppure l'idea che mi stesse osservando nudo mi eccitava. Tanto che il mio uccello cominciò lentamente a gonfiarsi. La donna rimaneva ferma al suo posto, ogni tanto girava ...