Diario di maria - come sono diventata?
Data: 12/03/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: forrestsherman, Fonte: Annunci69
... come se nulla fosse.
Decisi di non decidere. Per oggi saremmo stati sempre in gruppo nelle varie uscite, bastava non rimanere sola con nessuno dei due.
In realtà durante la giornata in occasioni diverse rimasi sola con entrambi, ma fu tutto naturale e tranquillo, nessuno dei due fece cenno a quello che era successo il giorno prima. Alla sera fra risa, scherzi e birre, mi pareva passato un secolo dai pensieri della sera prima.
Dopo cena eravamo tutti stanchi morti, ma Paolo e Andrea mi chiesero di andare nella loro stanza per vedere un film. Me lo chiesero insieme, senza alcuna malizia, quindi non trovai alcun motivo per non accettare. Pensavo che finché ci fosse stato l’altro, nessuno dei due avrebbe fatto alcun ché di sconveniente.
Mi sbagliavo.
Ci stendemmo sul lettone tutti e tre. Il film era carino, romantico al punto giusto da non risultare melenso. Dopo poco decidemmo di infilarci sotto le coperte, faceva freschino. Concentrata sul film, non vedevo nulla di male nello starmene nel letto con due amici, dopotutto eravamo tutti e tre vestiti ed eravamo stati tante volte sdraiati a guardare un film prima di allora.
Nascosto dalle coperte però, Paolo iniziò ad accarezzarmi la mano. Era dolce, delicato, piacevole… lasciai fare.
Incoraggiato dall’assenza di reazione, si fece più audace ed iniziò ad accarezzarmi il fianco, poi la gamba. Ero terrorizzata che Andrea scoprisse ciò che stava accadendo, ma mi piaceva quel tocco. Continuai a lasciar fare.
Poi ...
... accadde quello che temevo: anche Andrea dall’altra parte iniziò ad accarezzarmi dolcemente.
Ora non sapevo più davvero cosa fare. Ero sotto le coperte con due ragazzi che mi toccavano piano ed entrambi mi piacevano tanto.
Cosa dovevo fare? Se li avessi fermati uno avrebbe scoperto dell’altro e sarebbe successo un casino. Se li avessi lasciati fare, probabilmente si sarebbero prima o poi incrociati in qualche carezza e sarebbe stato addirittura peggio: avrei fatto la figura della puttana.
Lentamente afferrai con la mano sinistra la mano di Paolo e con la destra quella di Andrea. Sempre lentamente, ma con fermezza, le allontanai da me. Purtroppo però avevano entrambi frainteso. Il fatto che io non dicessi niente apertamente, li faceva pensare che io apprezzassi la cosa (ed era vero) e che li volessi fermare solamente per la presenza dell’altro.
Entrambi la presero come un gioco: entrambi volevano farmi eccitare senza che il terzo se ne accorgesse.
Dribblando le mie mani, le loro tornarono quindi sul mio corpo e si fecero sempre più audaci.
Dovevo inventarmi qualcosa, ma cosa? Ero sempre più imbarazzata e preoccupata .
La mano di Paolo si era intrufolata sotto l’elastico della mia tuta ed ora mi sfiorava la coscia sulla pelle viva: era una mano calda, delicata, eccitata.
La mano di Andrea invece si faceva strada sotto la mia felpa, arrivando sempre più pericolosamente a sfiorarmi il reggiseno.
Entrambi erano movimenti lenti, misurati, studiati per non ...