1. Il primo tradimento


    Data: 10/03/2024, Categorie: Prime Esperienze Autore: DonnaComplicata, Fonte: Annunci69

    ... bella e sensuale. Il battito è fuori controllo.
    
    "Che cazzo stai facendo?" è la domanda che mi faccio costantemente nelle due ore che precedono il nostro incontro. E' la domanda che mi strozza in gola appena apro la porta e mi vede. Mi salta letteralmente addosso, è arrapato da morire. Ha il cazzo già duro, lo sento mettendo la mano sopra i suoi pantaloni. Alla mia espressione stupita si limita a fare spallucce: "è così da tutto oggi, non posso farci nulla".
    
    Il pompino che gli faccio è da manuale, il suo cazzo lo merita. Mentre io sto letteralmente sbrodolando, ho un bisogno fisico di sentirlo dentro. Non mi spoglia, non fa nulla. Sono a pecora e gli offro tutto ciò che desidera, la sua lingua si dimostra abile anche in questa conversazione e il mio piacere è intenso. "Scopami, per favore".
    
    Per favore? ma che cazzo dici?
    
    Si spoglia. Me lo sbatte dentro con forza, insiste con un ritmo incessante. Non so quanto va avanti, non lo voglio sapere. Ho un orgasmo che mi fa scappare un gridolino di piacere, sono fradicia. Lo sento sorridere, mi scappa una risata... "che c'è?". "Niente, niente, continua a scoparmi e zitto".
    
    Sono partita del tutto. Mi gira, mi rigira. Sono sopra di lui, cavalco con tutta la forza che ho, glielo vorrei spezzare. Lo guardo negli occhi, è in estasi. "Ti prego non fermarti". E chi si ferma.
    
    Siamo esausti. Il tempo non esiste più, non sono neanche ...
    ... sicura di sapere bene dove cazzo mi trovo. E' il mio letto, ok. E' la mia stanza da letto, sì... ci siamo. Sono venuta più volte, il suo cazzo mi ha regalato degli orgasmi incredibili, ma voglio la ciliegina sulla torta. Mi sdraio e spalanco le gambe sorridendo, mi lecco le dita e le passo sul clitoride. Un invito non molto elegante a finirmi. Non se lo fa ripetere, e mi regala l'ultima gioia della serata con quella lingua che si era già presa tutto ciò che poteva prendersi.
    
    Poi lo finisco io, e il resto è storia.
    
    Sono nella doccia, e realizzo che in tutto questo non ho avuto un solo momento in cui ho pensato al mio uomo, prima di quel lapidario "sei veramente una troia". Mi blocco. Ho due dita nella figa... piangevo e ripensando a tutto questo ho sentito il desiderio di masturbarmi. Tutto questo non è normale. Non è da me, o meglio non è da quella che credevo fosse me. Una ragazza certamente molto aperta, certamente molto perversa, certamente vogliosa. Ma sempre fedele, fino ad oggi.
    
    Ho scoperto una parte di me questa sera. Ho scoperto che il senso di colpa non mi appartiene per più di qualche momento. Ho scoperto di poter tradire, di voler tradire. Non mi manca niente, ripeto, ma voglio comunque di più.
    
    Sono una troia? sì, forse. O forse no, mi piace solo fare quello che mi piace fare. Sono schiava di me stessa e delle mie emozioni.
    
    Benvenuta, nuova me. Che inizino le danze. 
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