1. tre cazzi son meglio di uno


    Data: 09/03/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Cuckold Etero Autore: Kirara, Fonte: RaccontiMilu

    ... castano chiaro. Se ne reinnamorava ogni volta che la vedeva.
    
    «Ora vediamo cosa sa fare la tua puttanella.» il tono maligno venne disperso nella stanza mentre si allontanava.
    
    Sara indossava soltanto l’intimo bianco che risaltava la sua perfetta abbronzatura, sembrava volesse dirgli qualcosa, ma non fece in tempo ad aprir bocca che venne occupata da una pallina rossa.
    
    «Una legge italiana dichiara che le cagne vadano portate al guinzaglio con la museruola, io non voglio essere multato, voi?» Diego lo fulminò, cominciava ad innervosirsi e l’erezione che spingeva sul tessuto rigido dei jeans non aiutava.
    
    Le mano pesante e spessa di Roberto afferrò il reggiseno strattonando verso il basso la donna che con un lamento atterrò sulle ginocchia, nella stanza rimbombò il suono del tessuto che si lacerava e i respiri regolare di Sara si fecero più pesanti…
    
    «Guarda come sbavi! Cosa sei, un bulldog? Che schifo.» Il tono disprezzante offese la ragazza decisa a farlo pentire di quelle affermazioni.
    
    Con un gesto rapido le cinse la gola sollevandola leggermente dal suolo e portandosela a pochi centimetri dal volto.
    
    «Vedo sfida nei tuoi occhi… mi piace!»
    
    Diego fremeva, non sapeva spiegarselo, ma non vedeva l’ora le scopasse la bocca. Voleva vederla scopata in ogni buco, il desiderio divampava in lui privo di razionalità.
    
    Nella stanza entrarono altre tre persone, tra cui un’altra donna. Nulla di ché, corporatura esile e lunghi capelli biondi, occhi castani e una ...
    ... seconda di seno. Sfigurava di fronte alla sua ragazza.
    
    Al cenno di Roberto il ragazzo moro liberò la bocca della sua fidanzata che fremeva di voglia, le mutande erano fradice dei suoi umori, desiderava con tutta se stessa del sano sesso.
    
    Di sua iniziativa liberò il membro del ragazzo fronte a lei e si prodigò in uno dei suoi pompini da gola profonda. Quell’arte che per anni aveva inseguito allenandosi con costanza, prendendo cazzi di ogni forma, dimensione e colore.
    
    Certo, avrebbe preferito appropriarsi dell’enorme cazzo nero che le stava per entrare in figa, ma tutto sommato andava bene così.
    
    Il ragazzo le strappò l’ultimo indumento rimastole addosso per poi entrare prepotentemente in lei.
    
    Sentiva la sua figa allargarsi al passaggio di quel pene maestoso, di cazzi ne aveva presi e, in un certo senso, era piuttosto sfondata eppure si ritrovava un intimità stretta da fare invidia a una vergine.
    
    Roberto se lo stava facendo succhiare dalla sua troia bionda, si sentiva inutile, non lo aveva nemmeno eccitato… eppure lei era mille volte più attraente di quella… quella cosa!
    
    Il moro la riportò su un piano reale con un affondo privo di tatto, sentì la cappella là dove nessuno era arrivato. Istintivamente cercò lo sguardo del suo ragazzo notando un erezione paurosa attraverso il pantalone. Gli occhi persi nel vuoto e la bava alla bocca, non lo aveva mai visto in quello stato…
    
    Il ragazzo di colore alle sue spalle uscì da lei per avvolgerle il ventre e metterla sopra ...