Ammiraglio medico 3º parte
Data: 08/03/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Liliana1980, Fonte: Annunci69
Altra puntata che spero possiate trovare interessante.
Vi ricordate eravamo davanti alla doccia, dovevamo decidere chi sarebbe entrato per primo.
Riprendo il racconto...
Sinceramente non capivo perché non potevamo farla assieme.
Come tutto il resto, anche la doccia era bella grande, ci potevano stare tranquillamente e comodamente tre persone.
Aveva solo una particolarità, oltre ad avere il getto dall’alto, aveva getti da ogni lato, logicamente non sulla porta.
In poche parole, entravi ed eri investito da getti d’acqua su tutto il corpo.
Giorgio, vedendo come la stavo osservando.
“è una doccia tipo Jacuzzi, i suoi getti, oltre a lavarti, ti massaggiano tutto il corpo”
“molto bella”
“l’ha voluta mia moglie, assieme alla vasca a livello pavimento”
Me la indicò con la mano.
“dai andiamo a prendere gli accappatoi e gli asciugami, sono nell’armadio in lavanderia”.
Entrammo in quella stanza, aprì un’armadio.
“questo dovrebbe andarti bene, spero ti piaccia il colore”
“non ho nulla contro l’azzurro scuro e hai ragione mi va a pennello, ma di chi è?. non penso di tua moglie”
“assolutamente no”
Nel dire questa frase, la voce si incrinò, ebbi l’impressione che stesse soffocando un singhiozzo.
Non ebbi il coraggio di chiedergli nulla, se l’avesse voluto me lo avrebbe detto, rispettai quello che immaginavo fosse qualcosa di grave, anche perché, preso l’asciugamano e l’accappatoio, usci velocemente dalla stanza.
Uscii pure io, ...
... e invece di seguirlo, vidi una porta aperta e non so perché, entrai.
Era una camera con un letto singolo.
Immaginai che doveva essere la camera della domestica, probabilmente aveva il fine settimana libero.
C’era un armadio con le porte a specchio, e visto che ero solo, mi mirai e rimirai, e vanitosamente mi trovai attraente.
Mi diedi immediatamente dello scemo.
Sicuramente quei pensieri, erano frutto della sbornia di sesso appena fatta.
Giorgio, non vedendomi arrivare, era ritornato sui suoi passi. passando davanti alla porta e vedendo che ero lì, entrò, aveva l’asciugamano che copriva la parte inferiore.
“scusami per la mia rapida uscita dalla lavanderia, ti spiegherò il tutto, per adesso ti va di fare la doccia insieme?”
“mi sa che è meglio di no”
Il tempo di rispondergli che si era già avvicinato, abbracciandomi da dietro, mi strinse a lui e avvicinando la bocca all’orecchio sussurrò.
“ho tanto bisogno in questo momento di sentire il tuo affetto”
Non sapevo cosa fare, ne cosa dire, non ero abituato, ad una situazione del genere, a dir la verità, ero pietrificato, di solito ero io a cercare amore, era una mia debolezza.
Fu lui a togliermi dall’imbarazzo.
“girati e dimentica quello che ho detto e aiutami a dimenticarlo, ti prego”
Nel fare e dire ciò, gli cadde l’asciugamano, era in erezione e girandomi, lo rividi tutto nudo, voglioso di godere o come mi aveva sussurrato, di dimenticare qualcosa che non voleva ricordare in quel ...