La storia di Monica – Cap. 5.3 – Il matrimonio 1a parte
Data: 04/03/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu
... spinsi sullo schienale del divano, per mettermi a cavalcioni su una sua gambe, ed infine mettergli una mano sopra la patta.
“Domani torneremo qui e faremo l’amore come vuoi tu, senza limiti o altro, però adesso sei mio.”
Gli tirai fuori il pene per prenderlo in mano, prima di scivolare sul divano ed iniziare a leccare l’oggetto di tutti i miei desideri. Di colpo non m’importava più nulla della cerimonia del giorno seguente, ma volevo solo scopare col mio amante, senza pensare al domani.
Gli sfilai i pantaloni e gli slip, per accucciarmi fra le sue gambe e potermi dedicare ai suoi gioielli.
Con calma, ma allo stesso tempo con estrema lussuria, gli leccai i testicoli ed il pene, prima di succhiargli l’asta senza mai staccare la lingua dalla cappella. Stefano ormai forse più eccitato di me, s’alzo in piedi per mettermi le mani fra i capelli, e così scoparmi in bocca, dettando un ritmo frenetico, mentre io gli palpavo le chiappe, sfiorandone in continuazione il solco.
Quando mi portò sul letto crebbi che mi volesse scopare all’istante, invece lui mi strappo quasi via il perizoma, per poi spingermi sulle lenzuola a gambe all’aria e leccarmi la passera. Io mi scoprii il seno per potermelo toccare, ma ben presto le mani arrivarono sulla sua testa, per quasi schiacciarla contro il mio pube.
“Mio Dio così mi fai impazzire.” gli dissi godendo della sua lingua “Però ora voglio il tuo cazzo.”
“Vieni a prenderlo.” mi rispose sdraiandosi vicino a me.
Senza alcun ...
... indugio mi misi carponi sopra di lui, e dopo avergli afferrato il pene con una mano, lo diressi all’imbocco della porta del piacere, per farcelo scivolare dentro, e godere con lui.
“Sii è questo quello che voglio !” urlai senza più alcun ritegno “Voglio solo il tuo cazzo ora e per sempre !”
Per quanto Stefano potesse immaginare i miei più oscuri desideri, non penso che sarebbe mai arrivato a pensarmi nella veste di una donna così famelica, ma in quei momenti avevo completamente perso la testa e volevo solo godere. Più lo cavalcavo, e più volevo sentirmi sua, come se quella fosse stata l’ultima scopata della mia vita. Ebbi quasi subito un orgasmo che placò in parte il mio desiderio di lui, ma poi bastò continuare a sentire la sua mazza pulsarmi dentro, per voler continuare con più foga di prima.
Gli presi il pene in bocca per poter assaporare il mio orgasmo, poi mi sistemai carponi davanti a lui, per infine aprirmi le labbra della passera con le dita.
“Vuoi scoparmi o preferisci che chiami qualcuno ?” gli dissi senza alcun pudore.
Stefano m’afferrò per i fianchi per essermi poi dentro in meno d’un attimo, e quindi scoparmi con tutta la sua forza.
“Sei solo una cagna vogliosa.” mi disse dandomi una sonora pacca su una chiappa.
“Una cagna che ti piace.” gli risposi sfiorandogli i testicoli con una mano “Altrimenti non saresti qui.”
“Io o un altro per te non fa differenza, quindi tanto vale che ti scopi io.”
Quella che ne seguì fu quasi una battaglia, fra ...