Maria e Monica - terzo capitolo
Data: 03/03/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Miss Serena, Fonte: EroticiRacconti
... nulla.”
“No anzi, penso che debba togliermi questo tabù che ancora ho nel cervello.”
“Maria dimmi, sei sicura sì o no, e sii sincera.”
“Sì amore lo voglio fare.”
“Bene passeremo le due sere che mancano a sabato per farti migliorare ancora di più, voglio che diventi una perfetta puttana da bocca e culo.”
Così passo due sere a fare pompini ai suoi strap-on e prenderlo dietro, ma non mi lamento, anzi sono eccitata pensando che sabato sarò presa da un maschio con un vero cazzo. Questo è quello che spero anche se delle volte mi chiedo se lui mi vorrà, ma devo prepararmi ad essere veramente porca per lui.
Sabato mattina mi sveglio e sono agitatissima, anche se Monica m'aiuta in tutto, ho sempre paura di poter fare qualcosa di sbagliato, o peggio di tirarmi indietro all'ultimo minuto.
Solo quando mi devo preparare mi tranquillizzo un pochino, faccio una lunga doccia e mi sistemo per il trucco. Me lo faccio non troppo forte, solo esagero con le labbra, ma alla fine Monica mi dice che sono perfetta una vera puttana. Scelgo poi di mettermi un reggiseno imbottito e un perizoma in pizzo bianco, calze color carne molto velate, camicetta rosa e gonna blu. Non voglio sembrare un travestito volgare, insomma una da strada, ma apparire come una donna più che normale nell'abbigliamento, per fargli capire che so essere di classe, anche se il trucco fa capire benissimo quello che voglio.
Monica invece si mette un lungo vestito da sera nero con profondi spacchi fino ...
... all'inguine, ad ogni passo le lunghe gambe fanno la loro comparsa, rendendola ancora più sexy e desiderabile.
Alle otto in punto squilla il campanello, lei va ad aprire come me che aspetto vicino alla porta.
“Ciao Andrea, ma che precisione.”
“Le belle donne non si fanno aspettare sennò scappano.” le risponde con un sorriso.
Poi si rivolge a me e mi guarda come stupito.
“Tu devi essere Maria, sai che non t'immaginavo così carina ?”
In settimana non avevo avuto il coraggio di chiederlo, ma Monica gli ha parlato di me. E’ una sensazione splendida, e mi ricompongo arrossendo leggermente.
“Grazie, sei davvero gentile.”
Andrea ha portato dei fiori che sistemo in un vaso a centro tavola, poco dopo la cena è pronta e ci sistemiamo a tavola.
Mentre mangiamo la conversazione è molto informale, si parla di cose di poco conto cercando di non fare doppi sensi. Il nostro ospite fa onore alla tavola, soprattutto col dolce, una torta al cioccolato e panna che quasi si divora per intero.
Una volta finito Andrea e Monica si accomodano sul divano, mentre io preparò tre caffè.
Quando li porto loro due si stanno spogliando con gli occhi, l'atmosfera è carica di tensione erotica che si riaccende appena le tazzine si sono svuotale.
“Allora Maria, non vorrei tu fossi troppo timida.” mi dice Andrea fissandomi negli occhi.
Io non gli rispondo ma porto la mano sulla sua gamba, risalendo dal ginocchio fino all'inguine con estrema lentezza. Quando arrivo alla patta dei ...