Ardore irrefrenabile
Data: 03/03/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Io non ho per nulla intenzione né volontà di passare un altro sabato sera da solo in casa e per di più davanti al televisore. Là di fuori piove, poi si sa che in TV non c’è mai nulla d’appassionante né d’interessante, in tal modo non faccio altro che prendere la mia rubrica telefonica, scrutare qualche numero di telefono e sentire qualche amico disponibile per trascorrere la nottata assieme, chissà, magari con un po’ di fortuna in compagnia di qualche amica, sfogliando sennonché il taccuino trovo il numero di Ernesto un mio amico d’infanzia, poiché so che lui non mi deluderà né mi scontenterà come sempre:
‘Ciao canaglia, come te la passi? Questa sera hai degl’impegni? Per caso lavori o hai occupazioni particolari?’.
‘Non credo’ – mi riferisce lui in modo flemmatico e pacato.
‘Bene, allora potremmo vederci, magari tra una mezz’ora? Senti un po’, hai qualche amica da presentarmi?’.
‘Vedrai, puoi contarci, ho una lieta sorpresa che ti sorprenderà’.
Con il suo modo di fare pacifico e sicuro, Ernesto mi dà una risposta che mi lascia sbalordito. Sono le dieci di sera, salgo in macchina e m’avvio verso casa sua, lui certamente m’aspetterà e infatti è così:
‘Vieni, sali in macchina’.
‘Ciao amico mio, come va?’.
Lui m’accoglie ininterrottamente così, con una pacca sulla spalla e quell’immancabile sigaretta in bocca, con quel sorriso innato che sa diffonderti spandendo garanzia, promessa e sicurezza.
‘Allora, dove mi porterai stasera?’.
‘Me ...
... lo dovresti dire tu amico’.
‘Va bene, gira a destra e vai sempre dritto, vedrai che ti condurrò in un localino niente male’.
Giungiamo sul posto, entriamo in un locale, diciamo una discoteca di dimensioni modeste, giacché la festa sembra già cominciata da un po’ di tempo:
‘Tu qui conosci già qualcuno?’ – gli manifesto io, sicuro che almeno una dozzina di persone qui dentro assieme al capo del locale compreso lo conoscano.
‘Sì, stanne certo’ – mi riferisce lui in modo inoperoso, ma volenteroso al tempo stesso.
Il modo in cui dice di sì lascia amichevolmente e benevolmente intendere che questa sera nulla sarà lasciato al caso, cosicché m’afferra dalla camicia e mi porta dritto da due belle ragazze sedute a un tavolino ovviamente da sole, le quali a detta di Ernesto ci starebbero sorridendo da un po’ di tempo:
‘Ciao belle, io mi chiamo Ernesto, lui è Nicolas’.
Io sono palesemente impacciato, non tanto perché sono timido, ma perché mi sento uno stupido, però noto con piacere che le due ragazze non sembrano contrariate né disturbate dalla nostra presenza e mentre il mio amico le intrattiene con discorsi sulla serata in corso, io scruto la mano di una delle due nostre partner che da sotto il tavolo si dirige verso la mia patta sorridendomi. Accidenti rimugino io, ci conosciamo da meno di un’ora e queste qui già pensano a quel momento molto bene abbiamo fatto novanta. Io volgo lo sguardo verso Ernesto, che sta ancora dibattendo con l’altra ragazza e gli ...