IO. FOTOGRAFO A LUCI ROSSE – L’INIZIAZIONE CAPITOLO 12 Terza parte
Data: 02/03/2024,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Voyeur
Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu
... sola, stanotte… Mi lascerai fare però una doccia? Ne ho proprio bisogno! Sono sporca e puzzolente…’ ‘Dello sperma di lui, vero?’ ‘Oh Fabio! Mi dispiace! Ti sei accorto anche di questo? Sì, è di lui, Quell’uomo che hai visto in discoteca! Ma non è mio marito. Lui stanotte non c”è e arriva domani. Ma io, ma io…. – aggiunsi io a bassissima voce ed abbassando il capo per nascondere il violento rossore che mi aveva aggredito – Insomma, io ho invece tanta voglia di fare l’amore con un uomo vero! Mi sembra che tu lo sia! Sbaglio? Non mi deluderai, vero?’
“Entrai nella sua camera da letto e mi precipitai sotto la doccia. Mi ripulii e mi profumai con il suo profumo. Buono, da maschio! Poi uscii in punta di piedi dal bagno. Completamente nuda. Lui mi stava aspettando. Era anche lui già nudo, disteso e rilassato. Un gran bell’uccello era incorniciato da una foltissima peluria biondissima. ‘Tesoro! – esclamai – Sei proprio biondo! Anche tu! Ed io, ti piaccio? Mi raccomando, uomo, comportati bene!’
“Fu bellissimo, lui! Un vero uomo e un vero maschio. Fu perfetto e fu un amante meraviglioso. Senza che lui me lo chiedesse glielo presi in bocca e non mi stancai più di leccarglielo, baciarglielo e succhiarglielo avidamente. Fu un pompino interminabile ma lui non volle venire. Neanche quando facendogli una maestosa sega gli leccai piano con estrema dolcezza le palle sorprendentemente gonfie. Erano evidentemente piene. Mi sentii ispirata e vogliosa di fare la puttanella. Mi piacque ...
... infatti poi bisbigliando chiedergli il permesso e poi potergli baciare anche il suo strettissimo buchino del culo. ‘Questo non l’ho mai fatto a nessuno – gli rivelai – Approfitta uomo di questo mio particolare momento…’ Sorrise ed apprezzò quel regalo che volli fargli. E finalmente salii sopra di lui e mi feci impalare. Avevo appoggiato l’apertura ancora chiusa della mia vagina sul suo glande e poi, lentamente, ero scesa e mi ero fatta infilzare. Molto lentamente e con tanta dolcezza Roberto mi impalò. Era parecchio che non sentivo un bell’uccello riempirmi in quel modo. Era stato bello accogliere dentro di me l’uccello di quell’uomo! Godetti subito a raffica. Un’infinita di volte, urlando dal piacere e tremando tutta per tutti quegli orgasmi che lui era riuscito a procurarmi. Ogni volta che raggiungevo l’orgasmo mi inarcavo, aumentavo la velocità e la violenza della penetrazione e mi lasciavo andare prima gemiti e sussurri e poi, alla fine, a gridolini di incontenibile piacere.
“Lui apprezzò tutte le mie manifestazioni di piacere. Quando mi vide spruzzare i miei umori più intimi mi urlò tutta la sua gioia per vedermi raggiungere quegli orgasmi tanto cercati. Ero un lago e continuavo a godere senza soste.
“Dopo l’ennesimo violentissimo orgasmo mi accasciai sul suo petto. Lo riempii di bacetti sul petto villoso e lo fissai con gli occhi socchiusi ancora trasognanti. Lui allora mi guardò negli occhi e mi accarezzò. ‘Federica, ascoltami… – mi chiese mentre ancora sentiva la mia ...