MATERNE PREOCCUPAZIONI -CAP II-
Data: 01/03/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Lesbo
Autore: RIDO, Fonte: RaccontiMilu
... a voce bassa, arrossendo vistosamente e volgendo lo sguardo verso la massaggiatrice -.
“Non ti preoccupare, Marta è una professionista e poi ha l’i-pod nelle orecchie e praticamente non sente nulla, possiamo parlare liberamente” Non me ne ero resa conto, la ragazza aveva gli auricolari nelle orecchie e ascoltava evidentemente musica. Ma comunque non le erano sfuggiti i segni della mia eccitazione. Comunque, io stavo ancora pacificando con il ritmo del mio cuore e soprattutto con LEI, la mia amica che aveva finalmente arrestato la sua corsa. Mentre ero assorta ancora in questi pensieri Clara riprende a parlarmi mugolando di piacere tra una parola e l’altra e strizzando l’occhietto sinistro. “E’ Bello vero? . Marta mi riconcilia . con la vita con il mondo con tutto tranne che con quel pederasta di mio marito è lei che mi ha fatto scoprire tante cose di me che nemmeno pensavo esistessero mi ha fatto rinascere le devo moltoooooooo e così dicendo se ne venne chiudendo gli occhi. La sala massaggi era piena di noi. Al mio profumo intenso si era aggiunto quello di Clara che aveva una sfumatura diversa. Si distingueva dal mio e dal profumo dell’olio utilizzato da Marta per il massaggio. Lo spettacolo che mi ha offerto la mia amica Clara mi ha scaldato anche perché per i miei pudori non mi ero riuscita a lasciare andare fino in fondo. Appena Marta ha lasciato la sala massaggi, Clara ha ripreso il gioco e mi ha detto “Adesso siamo sole io e te, chiudi gli occhi e fatti fare, ma ...
... soltanto se lo vuoi quanto lo voglio io. Lo so che sei piena come una pentola a pressione e che sei cotta a puntino. Ho voglia di godere di te e di togliere il coperchio. Ma non voglio se tu non lo vuoi altrettanto. Quindi ora, se lo vuoi fare, spalanca le gambe, metti il cuscino sotto il culo e preparati. Te la voglio mangiare tutta quella ficona dolce che hai Se non ti va non ti devi preoccupare o sentire in colpa con me. Non fa nulla. Ci alziamo e andiamo a fare la doccia. Siamo amiche e resteremo amiche e per tuo figlio non ti preoccupare ci penso sempre io.” Poi tacque, aspettando una mia risposta. Con il suo ragionamento ultimo mi aveva tolto ogni scusa, ogni protezione, ogni alibi. Incredibile ma mi sono sentita, ora sì, davvero nuda. Ho pensato che io insomma io non sono lesbica poi alla mia età . Ma avevo troppa voglia che mi saliva ancora e si impadroniva di me e mi privava di ogni decisione e, come se non bastasse, LEI intanto si era già avviata senza che io avessi mosso ancora un muscolo. Così con uno scatto deciso ho aperto tutte le mie gambe le ho accavallate alle sue, con frenesia ho preso la sua mano e l’ho guidata tra le mie cosce e con l’altra mia mano sono andata alla sua fica, come se null’altro al mondo contasse di più e come se lo avessi sempre desiderato. Quando le dighe rompono gli argini è alluvione… così è stato almeno per me con Clara. Per le sue dita che mi aprivano e toccavano con la sapienza che solo le donne hanno per la sua lingua che mi leccava ...