1. Correva l'anno 3023 - 3


    Data: 01/03/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... la
    
    passione lo travolse nuovamente.
    
    Passò un po’ prima che i sensi si acquietassero, gli uccelli svuotati si smollassero e il respiro tornasse normale.
    
    “Il nonno del nonno di mio nonno, - disse Hur, quando furono di nuovo abbracciati, più sporchi e sudati di prima – raccontava di aver sentito dire una volta da suo nonno che un tempo, prima della Grande Guerra esisteva un sentimento che le persone chiamavano amore.”
    
    “Amore?”
    
    “Sì. E diceva che è un sentimento molto potente, più potente ancora dell’odio.
    
    Un sentimento che unisce due persone e non le rende più libere di essere se stesse… un sentimento che rende felici quando siamo vicini, ed è peggio di un’agonia quando siamo lontani…”
    
    Ay si volse a guardarlo con aria trasognata.
    
    “E diceva anche, - continuò Hur – che senza l’amore una persona è morta, perché l’amore è il cuore che ci pulsa nel petto, è il sangue che ci scorre nelle vene; l’amore è l’aria che respiriamo, è il sole che ci scalda la pelle, è il vento che ci scompiglia i capelli…”
    
    “Se davvero è tutto questo, - fece Ay - allora l’amore esiste ancora e forse esisterà per sempre, perché tu sei il cuore che mi pulsa nel petto, tu sei il sangue che mi scorre nelle vene.
    
    “E tu sei la luce che mi fa strada nel buio…”, rispose Hur sorridendo.
    
    “Quello che hai detto, è quello che provo per te.”, disse Ay.
    
    “E che io provo per te.”
    
    “Allora, il nostro è amore…”
    
    “Sì, direi proprio di sì.”
    
    “Ma come abbiamo potuto farne a meno fin’adesso? ...
    ... E come possono farne a meno tutti gli altri?”
    
    “Finché non lo conosci, non ti rendi conto che ti manca, tesoro. Prendi noi,- proseguì Hur – siamo vissuti tranquilli, più o meno, per i nostri primi trent’anni; non conoscevamo l’amore e non ne sentivamo il bisogno. Ma adesso? Io morirei se dovessi rinunciare a te!”
    
    “Io mi sento morire già solo all’idea…”, mormorò Ay, cercando conforto in un suo bacio.
    
    Quel bacio riaccese nuovamente la passione fra i due. Ma stavolta Hur invece di correre a possedere l’amante, per quanto il suo cazzo teso lo reclamasse a gran voce, prese a percorrerne il corpo con baci e carezze, quasi volesse imbeversene fin nel profondo dell’anima. Gli mordicchiò con dolcezza i capezzoli, che reagirono con un subito turgore; affondò il volto nell’incavo delle ascelle, aspirandone con vera voluttà l’aroma muschioso. Ay si torceva e sospirava estasiato alle nuove sensazioni che tutto questo gli procurava, e quei sospiri erano nuova linfa alla lussuria selvaggia che ormai scorreva nel sangue di Hur.
    
    Per questo, quando si trovò a poca distanza dal suo sesso turgido e sgocciolante, Hur non ebbe alcuna esitazione: lo afferrò con la mano e poggiò le labbra sulla cappella sbavata. Quel bacio lo rivitalizzò e gli sconvolse la testa; così, senza pensare, seguendo un puro istinto naturale, aprì la bocca e lo accolse dentro di sé. Il sapore e l’odore diedero il colpo di grazia alla sua residua razionalità: Hur chiuse gli occhi e non ebbe altro per la testa che ...