Correva l'anno 3023 - 3
Data: 01/03/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
Erano passati un paio di mesi; ormai presi dalle loro ricerche sulla riproduzione nei tempi passati, Ay e Hur avevano continuato a vedersi tutti i giorni, ogni giorno aggiungendo nuovi elementi e nuove conoscenze al loro bagaglio di esperienze.
Una volta, per esempio, avevano scoperto la piacevolezza di sfiorarsi le labbra e avevano continuato a farlo, ridendo di questo loro gioco fanciullesco; presto, però, avevano iniziato a scambiarsi piccoli baci a fior di labbra al momento del contatto; finché un giorno, del tutto casualmente, Hur aveva spinto la lingua nella bocca di Ay, scoprendo un universo di piaceri assolutamente nuovi. Ay al momento fu disgustato da quella improvvida intrusione e si era tirato indietro. Ma Hur ne era rimasto ammaliato e poco dopo ci aveva riprovato, consapevolmente stavolta; e stavolta Ay lo aveva accettato, le due lingue si erano sfiorate, si erano scoperte, si erano avvinte in un gioco più grande di loro. E così i baci erano diventati famelici, accompagnati da sospiri e mugolii di soddisfatto piacere. E altre cose avevano scoperto, per esempio che le loro appendici, un tempo amorfe, non avevano più bisogno di essere manipolate per raggiungere il giusto livello di turgore: bastava che le loro mani si sfiorassero, che loro due si toccassero, che si baciassero, perché i membri raggiungessero il parossismo, che essi stessi fossero presi da una frenesia incontrollabile, che si placava solo dopo che si erano svuotati l’uno nell’altro.
Ormai, ...
... quello che succedeva fra loro, non aveva più niente a che vedere con la loro iniziale indagine sul modo di riprodursi degli antichi: ormai quello che succedeva fra loro era fine a se stesso ed entrambi se ne rendevano conto, ma nessuno dei due aveva il coraggio di parlarne, forse per timore che tutto finisse, una volta chiarita la verità. Ma non si può barare in eterno con la propria coscienza.
“Mi sono reso conto di una cosa.”, disse un giorno Ay, il più sensibile dei due, come Hur era il più deciso e irruento.
Avevano appena finito di fare l’amore e se ne stavano sul letto nudi e abbracciati, sporchi dei loro umori e dei loro sudori mescolati.
“Cosa?”, fece Hur, carezzandogli la guancia con la punta delle dita.
“Che noi facciamo queste cose, ma a me non interessa più niente di come facevano gli antichi a riprodursi.”
“Adesso che mi ci fai pensare, neanche a me!”, ghignò Hur.
“Perché allora continuiamo?”
“Perché ci piace, presumo. Vieni qui.”, e presogli il volto fra le mani, lo accostò al suo dandogli un lungo bacio.
“Vorresti rinunciare a questo?”, gli chiese dopo.
“No, - bisbigliò Ay – né a questo, né a niente altro.”
“Bene, perché neanch’io lo voglio. E’ così dolce la tua bocca, è così tenero il tuo culetto, - e gli strinse con foga una natica – è così focoso il tuo cazzo… Non posso più farne a meno… Ti voglio, Ay, ti voglio tutti i giorni, mille volte al giorno… voglio essere dentro di te e voglio sentirti dentro di me…” e con queste parole, ...