1. Legame forte


    Data: 28/02/2024, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... in quella città, successivamente alla fine della settimana di sera rientrava nella metropoli, dal momento che viveva con la sua famiglia. Lei aveva serenamente accettato, dove a poche centinaia di metri in uno di quei vicoli dove quegli odori stantii ti pungono la gola e ti tolgono il respiro, poiché erano entrati in un vecchio palazzo.
    
    A questo proposito lei s’aspettava uno fabbricato logoro, contrariamente scoprì un edificio interamente ristrutturato con un cortile interno curato, pulito e persino una piccola fontana al suo interno; quella era proprio una di quelle case che ricordavano gli splendori e l’antica nobiltà di quella città che amava tanto. L’unica cosa orrenda e dissonante era una cabina tutta in vetro per l’ascensore, concessione dovuta prima d’ogni altra cosa alla moderna comodità. L’alloggio era effettivamente piccolo, in quanto era composto da due camere rese splendenti da un grande lucernario, che oltre a permettere di vedere il cielo rendeva l’ambiente molto luminoso. Nella prima stanza c’era un piccolo angolo cottura, un divano, un tavolo, tre sedie e una gran quantità di mensole piene di libri d’ogni genere; nella seconda stanza c’era un letto enorme, forse non era abnorme il giaciglio, ma era alquanto esigua la stanza con quel piccolo armadio:
    
    ‘Benvenuta. Eccoti finalmente nel mio piccolo impero’ – disse ridendo e s’avvicinò.
    
    Ambedue si desideravano svisceratamente, si volevano da molto tempo, dal momento che non si erano mai chiesti se fosse ...
    ... soltanto desiderio o amore, perché nessuno dei due voleva saperlo. Lui si era avvicinato e aveva iniziato a slacciarle i bottoni della camicetta, perché tentare di fermarlo sarebbe stato stupido, giacché lei lo desiderava quanto lui. Lasciò che la spogliasse e le accarezzasse ogni angolo del suo corpo, adesso erano completamente nudi su quell’insolito letto. L’ardore, la brama e la libidine che possedevano uno dell’altra adesso era scoppiato, lei lo sentiva entrare e uscire dal suo corpo con una forza e un vigore inatteso e spavaldo, la contentezza e la festosità la lasciarono radicalmente senza respiro, dato che non era più una ragazzina e qualche esperienza l’aveva già vissuta, poche per dire la verità, tuttavia non aveva mai provato né sperimentato niente di simile. Dopo un po’ di tempo s’alzò e si rivestì senza sbraitare, l’accompagnò verso l’ingresso e prima di lasciarla uscire la sbaciucchiò, proprio lì nitidamente assistette alla sua lussuria che stava innegabilmente risuscitando:
    
    ‘E’ tardi, adesso devo proprio andare’.
    
    I giorni seguenti s’incontrarono nell’abituale e colorata caffetteria per il rituale assicurato e ovvio del caff&egrave. Tutto era così come inizialmente, nient’altro, tenuto conto che le iridi di lui adesso apparivano un poco meno fredde e impersonali, quelli di lei al contrario nascondevano molto bene il suo piccolo e affrontabile, ma altrettanto considerevole e smisurato mistero. Andando fuori lui le spalancò la porta-finestra, come sempre e con ...
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