1. Incontro notturno (dicembre 2005)


    Data: 28/02/2024, Categorie: Sentimentali Autore: SilviaR, Fonte: EroticiRacconti

    Era notte, una notte stracolma di stelle, con una luna piena talmente
    
    splendente che sembrava di poterla toccare con le mani. Ero alla guida della mia macchina, correvo in autostrada per incontrarti, correvo come una pazza perché tu, al telefono, mi avevi detto: "Parto adesso da casa, parti anche
    
    tu e vediamo dove riusciamo ad incontrarci".
    
    Mi avevi detto queste poche parole intorno alle 23 ed io ero partita senza pensarci su due volte, senza pensare soprattutto a come avrei giustificato domani questa pazzia. Correvo e mi sentivo felice come la prima volta che ti avevo visto a Bolzano sotto la neve. Correvo e non vedevo l'ora di raggiungerti per poterti abbracciare, stringerti forte a me, potere ancora
    
    assaporare i tuoi dolci baci.
    
    Ogni tanto ti chiamavo al telefono, ti dicevo: "Sono a Padova", tu
    
    mi rispondevi che eri a Laives. Ti dicevo: "Sono a Vicenza", tu mi
    
    rispondevi che eri a Trento. Ti dicevo: "Sono a Verona Nord", tu mi rispondevi che
    
    stavi per arrivare al casello di Affi. Il tempo volava via veloce senza che me ne rendessi conto, anche la musica e le parole che uscivano dalla radio erano affrettate, mi facevano compagnia senza che neanche me ne accorgessi.
    
    Affi è stato il punto dove le nostre strade si sono incontrate; erano le
    
    00.35 quando il "bip bip" del Telepass, mi ha annunciato che ero arrivata al casello autostradale di Affi. Tu eri fermo col tuo "camion"
    
    Mitsubishi nel parcheggio dell'area di servizio adiacente ...
    ... l'autostrada
    
    proprio di fronte all'Autogrill.
    
    Rivederti dopo tanto tempo è stato come rinascere ancora una volta, come un sogno è stato sedermi al tuo fianco ed accarezzarti il viso fissandoti negli occhi. Ti accarezzavo con dolcezza le guance e con le dita disegnavo figure sul tuo viso, rincorrendo i contorni degli occhi, del naso, delle labbra, delle orecchie, della fronte, del mento, del collo.
    
    Ero come in estasi, rapita dalla dolcezza dei tuoi occhi bellissimi e dal velato sorriso delle tue labbra, ti sentivo ancora mio fino nel profondo del cuore. Non ci sarebbero state parole possibili e neanche immaginabili per farti capire quanto era profondo, intenso, completo, esaustivo, l'amore che in quel momento stavo provando per te. Lo sentivo fuoriuscire, come fosse
    
    una cosa viva, da ogni poro della mia pelle.
    
    Un silenzio irreale era sceso fra di noi, non si sentiva nemmeno il rumore delle macchine che certamente passavano accanto lungo l'autostrada. Si percepiva solo il rumore sordo, profondo e pulsante dei nostri cuori che, come impazziti, battevano in modo anormale e intenso nei nostri petti.
    
    Eri dolcissimo e bellissimo, di una tenerezza che non saprei descrivere
    
    tanto era intensa la luce che traspariva dai tuoi occhi e dal tuo volto.
    
    Siamo rimasti così, immobili, a fissarci ed accarezzarci il viso per un tempo non quantificabile e sembrava che questo stato di quasi incoscienza non avesse mai fine.
    
    Volevamo fare durare questo momento magico il più a lungo ...
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